"Lucca: acqua e industria, sinergia pubblico-privato vincente"

Durante Pianeta Terra Festival, Confindustria Toscana Nord ha discusso dell'importanza della sinergia pubblico-privato per la gestione sostenibile dell'acqua nei distretti di Lucca, Prato e Pistoia. Le società di gestione degli impianti hanno presentato i loro interventi.

Pianeta Terra Festival ha ospitato l’argomento “Acqua e industria, gli esempi virtuosi di Lucca, Prato e Pistoia”. A introdurre il tema, il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord, Tiziano Pieretti che ha dialogato con Nicola Lamberti. Secondo Pieretti, "è utile ricordare che le aziende dei distretti cartario di Lucca e Pistoia da un lato, tessile di Prato dall’altro, si mobilitarono immediatamente già dagli anni ’70, con la legge Merli; di fronte alle prescrizioni di legge le imprese scelsero, dove la collocazione geografica lo consentiva, la strada della depurazione consortile, individuandolo come il sistema più efficace e sicuro".

Per il vicepresidente di Confindustra, inoltre, "l’altra importante decisione fu quella di fare sinergia con la depurazione civile: nacquero così su proprietà pubblica gli impianti misti a prevalenza industriale di Porcari, Pescia e Prato e la gestione degli impianti, invece, nel caso di Prato e dell’area industriale della piana lucchese, era ed è affidata a società miste pubblico-private a prevalenza pubblica (Gida e Aquapur), mentre nel caso di Pescia è da sempre affidata a un consorzio costituito tra le cartiere".

Pieretti non ha dubbi: "La sinergia pubblico-privato ha funzionato perfettamente negli anni, la gestione dei depuratori non è stata finalizzata a lucro e le imprese hanno sostenuto la maggior parte degli investimenti realizzati sugli impianti, nel tempo - sottolinea - una piena sostenibilità ambientale ed economica". Prosegue il numero due di Confindustria Toscana Nord: "La presenza di un servizio di depurazione anche dei reflui civili e la proprietà pubblica degli impianti, potrebbero far rientrare queste società nelle norme europee sull’affidamento della gestione del servizio idrico integrato; ci auguriamo che i decisori politici non dimentichino la prevalenza industriale del servizio svolto, perché occorre scongiurare il rischio che gli impianti vadano in mano a società di gestione esterne al territorio, che impostino il servizio a fini di lucro, non curandosi della tutela del tessuto industriale". Pieretti, infine, tiene a specificare che "le cartiere lucchesi utilizzano un quantitativo di acqua per unità di prodotto, assai inferiore alla media europea, attraverso un ricircolo spinto dell’acqua depurata a piè di fabbrica, che viene usata più volte prima di essere scaricata in fiume".

Durante Pianeta Terra Festival, inoltre, sono intervenute le società di gestione degli impianti con presentazioni in video e con i propri rappresentanti Leonello Benedetti, presidente del Consorzio del Torrente Pescia, Lorenzo Matteucci, amministratore delegato di Aquapur Multiservizi e Fabio Reali, consigliere di amministrazione di Gida.

m.g.