L’opposizione chiede lumi: "Qual è lo stato del reticolo idrografico?"

Il Consorzio di bonifica Toscana Nord chiede al presidente, al direttore e all'assessore regionale Monni di convocare un'assemblea consortile per discutere della situazione dei fossi e canali dopo gli episodi alluvionali e per conoscere la capacità di invaso d'acqua in caso di forti precipitazioni.

L’opposizione chiede lumi: "Qual è lo stato del reticolo idrografico?"
L’opposizione chiede lumi: "Qual è lo stato del reticolo idrografico?"

In quale situazione si trova oggi l’insieme di fossi e canali del territorio del Consorzio di bonifica Toscana Nord, dopo i recenti episodi alluvionali? Se lo chiedono Giampaolo Bertola, Pietro Casali e Fortunato Angelini, i membri di rappresentanza dell’opposizione in sede al Consorzio e chiedono al presidente, al direttore e all’assessore regionale Monni, la convocazione di un’assemblea consortile interamente dedicata a questo tema.

"A seguito delle dichiarazioni del Ministro “prevenzione anno zero“ - si legge in una nota - si chiede di conoscere la capacità di invaso d’acqua in caso di forti precipitazioni. A seguito delle polemiche in corso a tutti i livelli, riguardanti gli eventi alluvionali che hanno interessato parte del territorio delle provincie di Prato, Firenze, Pisa e Pistoia, con ingenti danni e perdite di vite. Nelle polemiche si rilevano criticità nella dichiarazione dell’allerta, criticità sul reticolo sia di competenza regionale, criticità sul reticolo in gestione ai consorzi di bonifica come peraltro rilevato anche dai massimi livelli dell’Anbi Regionale".

In considerazione di tutto questo, i rappresentanti chiedono se esiste una mappatura aggiornata delle criticità del reticolo idraulico, delle arginature in manutenzione, un eventuale piano di intervento qualora si presentassero situazioni o precipitazioni straordinarie non governabili dagli impianti. "Chiediamo inoltre - si legge in chiusura - se è stato incrementato il materiale tecnico necessario alla gestione di interventi d’emergenza considerata l’ampiezza del comprensorio di bonifica".