REDAZIONE LUCCA

L’olio Berio sbarca a Masterchef

La Salov ha varato un piano biennale di investimenti per rilanciare lo storico marchio sia in Italia che all’estero

Un piano di investimenti biennale per rilanciare il marchio Berio in Italia. E’ il progetto lanciato da Salov, azienda leader nel settore oleario con sede a Massarosa, che dopo aver conquistato i mercati statunitense e britannico e dopo aver acquisito fette sempre più consistenti in Russia e in Cina, ora punta ad affermarsi come una delle principali realtà del panorama italiano. Dei 91 milioni di litri d’olio imbottigliati nel 2019 (compreso lo sfuso e le varietà di semi), 15 milioni sono stati venduti in Italia: il 65 per cento del fatturato dipende dunque dall’export.

A distanza di oltre 150 anni dalla sua nascita, l’olio extra vergine d’oliva marchiato "Filippo Berio" parte dunque all’assalto del mercato italiano. Come? Con il "metodo Berio", un processo di 200 buone pratiche da seguire dal campo fino alla bottiglia, certificato Sgs, in base ai principi di sostenibilità e di agricoltura integrata per una linea di qualità premium destinata a consumatori giovani, abbienti e con alta scolarità. D’altronde, uno dei punti di forza del brand è proprio la ricerca improntata all’innovazione e alla qualità: non è un caso che l’oliveto di Villa Berio, a Vecchiano (il più grande d’Italia), sia utilizzato per studi sulle varietà antiche di oliva e la loro riscoperta, oltre che per analisi sulle proprietà dell’olio extra vergine d’oliva.

L’olio "Filippo Berio" è stato introdotto nel mercato italiano, in via parziale, a settembre del 2019. "Il nostro obiettivo è arrivare a coprire il 5 per cento dei consumi italiani di olio extra vergine d’oliva – spiega il direttore commerciale Mauro Tosini – e portare il marchio ’Sagra’, prossimo a un rilancio, dall’attuale 2 per cento al 7-9".

Al momento, "Filippo Berio" è sugli scaffali della distribuzione solo in determinate aree geografiche. "Siamo presenti in catene che rappresentano circa il 30 per cento della grande distribuzione organizzata – spiega l’amministratore delegato Fabio Maccari – entro la fine dell’anno puntiamo al 40 per cento della distribuzione ponderata". Le tipologie studiate per conquistare i palati della clientela sono Classico, 100% Italiano, Bassa acidità e Biologico, e puntano "a un consumatore meno sensibile al volantino, che oltre alla salubrità chiede garanzia di una produzione attenta al bene di tutti".

Un apposito collarino giallo sulla bottoglia riporterà le fasi del "metodo Berio", che apre ai consumatori i dettagli sulle modalità di irrigazione del sottofila, potatura, trasporto, spremitura a freddo e tanto altro. Un meccanismo di tracciabilità consentirà di scoprire sul sito dedicato, www.filippoberio.it, la data di produzione, le cultivar utilizzate, l’origine delle olive e il luogo di molitura, a partire dal numero di lotto.

E "Filippo Berio" sarà pure l’olio "della nuova edizione di Masterchef", uno dei talent culinari più seguiti e apprezzati d’Italia. La notizia arriva dal direttore del marketing Emanuele Siena. Inoltre, tra le operazioni messe in campo per sostenere il brand Salov, ci sono investimenti da 10 milioni di euro nella logistica 4.0 del magazzino, che aumenterà del 30 per cento le prestazioni, una nuova linea produttiva e tre nuovi serbatoi di stoccaggio.

R.V.