Liste di attesa, piano straordinario dell'Asl 2: rivoluzione con telefonate, sms e un sito

Quasi sei mesi, esattamente 175 giorni, per una colonscopia in classe programmata. E’ record (negativo) anche per ottenere la risonanza magnetica della colonna vertebrale: 155 giorni

Ospedale (Foto di repertorio Germogli)

Ospedale (Foto di repertorio Germogli)

Lucca, 19 settembre 2014 - L’ultimo resoconto Asl dei tempi di attesa, pubblicato appena due giorni fa sul sito aziendale, mette in luce criticità di ieri e di oggi. E si corre ai ripari. Probabilmente l’immediato futuro sarà diverso, visto che è allo start il piano straordinario per l’abbattimento dei tempi morti che intercorrono tra la richiesta e l’esame o la visita specialistica, in particolare relativamente alle visite cardiologiche, dermatologiche, oculistiche, ortopediche, la risonanza magnetica con e senza mezzo di contrasto, tac con e senza mezzo di contrasto, mammografia, ecografia della mammella, ecografia della cute e del tessuto sottocutaneo, altre ecografie, ecografia ostetrica, elettromiografia e l’esame del fundus oculi. <EN> COME? Attraverso la delibera regionale 694 del 2014 che per l’azienda sanitaria lucchese finalizza 225mila euro per cercare di oliare il meccanismo dell’accesso alle prestazioni. E gli effetti si toccheranno con mano a breve scadenza, con la piacevole sorpresa di chi si sentirà chiamare dall’Asl per anticipare l’appuntamento magari proprio per una risonanza magnetica. Il piano di aperta belligeranza alle liste di attesa è stato illustrato ieri mattina dal direttore generale dell’Azienda Usl 2 Joseph Polimeni, dal direttore sanitario Lorenzo Roti e dal responsabile aziendale liste d’attesa Maurizio Petrillo. «La prima fase — ha spiegato Polimeni — sarà finalizzata a eliminare le code, la seconda prevederà sostanziali cambiamenti amministrativi da mettere in atto. Obiettivo ultimo è quello di allineare domanda e offerta, in primi nelle specialistiche in cui risultiamo oltre gli standard regionali, anche se nella media regionale siamo a un livello piuttosto alto come bontà delle tempistiche». Ci saranno diversi livelli di azione. Il primo consisterà nella separazione delle agende dedicate alle prime e alle seconde visite o visite di controllo, creando spazi dedicati ai diversi livelli di priorità. In questo ambito si attiverà a breve anche il servizio di chiamata all’utente che ha prenotato una prestazione con lunghi tempi di attesa. La telefonata servirà ad accertare se il paziente conferma l’appuntamento (circa il 10 per cento lo salta senza avvertire incorrendo nel pagamento coattivo della prestazione, fino a un massimo di 38 euro) oppure no. In quest’ultimo caso si potranno liberare posti da assegnare ai nuovi richiedenti. Un sms ricoderà anche data e orario della prestazione. In una fase successiva arriverà la ricetta medica on line, che permetterà, tra medico generico e medico del reparto, di focalizzare il giusto esame evitando quelli non indispensabili. «Da due anni abbiamo attivato una task force sui tempi di attesa, cercheremo di rafforzarla ulteriormente, confidando anche sulla collaborazione dei medici di base — sottolinea il direttore generale —. C’è un dato per tutti: la richiesta di risonanze magnetiche muscolo scheletriche per gli ultra 65 enni a Lucca è la più alta in regione». Attraverso una borsa di studio dedicata sarà migliorata anche la comunicazione del Cup, con più trasparenza nel portale. Sarà rimodulata l’offerta dei privati accreditati, non solo come aumento delle prestazioni ma anche attraverso l’integrazione nei percorsi assistenziali. Buona parte delle risorse della Regione saranno destinate al pagamento del lavoro straordinario dei medici, e per migliorare la produttività dei macchinari. Un esperimento che potrebbe veder svanire i suoi effetti con l’inizio dell’anno nuovo. Ma l’auspicio è che le buone pratiche acquisite diano vita a un volano positivo resistente nel tempo.

Laura Sartini