Altopascio, lascia il posto fisso per aprire un'attività. "Il mio sogno si avvera"

La storia di Stefano Bianchi che si è lanciato in questa nuovo percorso con la moglie Nicoletta Fagni

Stefano Bianchi e Nicoletta Fagni

Stefano Bianchi e Nicoletta Fagni

Altopascio (Lucca), 2 dicembre 2022 - Lasciare un lavoro ben pagato e con funzioni direttive per cambiare completamente vita e scommettere sul futuro con una nuova avventura, stavolta di tipo imprenditoriale. E’ la svolta di Stefano Bianchi e di Nicoletta Fagni, marito e moglie, altopascesi che apriranno un locale nel centro storico di Altopascio. Hanno rilevato un locale già esistente, “La Magione del tau”, in piazza Ricasoli, stanno portando a termine gli interventi di sistemazione e domenica 4 dicembre ci sarà il taglio del nastro ufficiale. 

“Lavoravo alla multinazionale Perini, un posto sicuro, uno stipendio gratificante in una grande azienda che ringrazio, ma ad un certo punto ho capito che per me era venuta l’ora di coltivare il sogno. Con Nicoletta ci siamo dedicati anima e corpo a questo progetto che adesso sta decollando, nel senso che è partita la fase operativa. Sarà un luogo con varie sfaccettature. Le pareti, ad esempio, si trasformeranno in mostre d’arte, con i quadri degli artisti; periodicamente li avremo presenti fisicamente perché senza dubbio continueremo con la rassegna dal titolo “A colpi di pennarello”, che era stata ideata dal titolare precedente e che rimarrà con noi sei mesi come affiancamento. Una kermesse come disegnatori celebri e conosciuti che allieteranno le serate. Ci sarà la degustazione di prodotti tipici ma veramente ricercati, soprattutto a livello salumi. Poi le birre, ne avremo di introvabili, oltre al rum e ad altri liquori meno comuni. Insomma un posto – prosegue Bianchi – dove ci sarà la volontà di offrire davvero qualcosa di diverso al cliente. In futuro vorremmo anche estenderci con la previsione di una caffetteria creando un momento di incontro e di aggregazione dove ospitare persone che vogliono leggere un libro, ad esempio. Altra novità i piatti espressi caldi a pranzo, compatibilmente con quanto può offrire la nostra cucina.

Altro aspetto fondamentale quello della location: “Speriamo di funzionare come una specie di effetto traino – prosegue il neo imprenditore, – perché siamo in un luogo eccezionale, con la torre a pochi passi. Eppure è morto, commercialmente parlando. Ci sono pochissime attività, ed è un peccato. Noi ci proviamo. Assunzioni? Per ora partiamo, poi vedremo, sicuramente in sala, magri puntando sui giovani. In cucina serve subito gente esperta”. Dopo le chiusure di due gelaterie nello spazio di poche settimane, una nuova apertura, nel saldo generale delle attività produttive.