"Nel 2024 si svuota il lago di Vagli". L’annuncio che riaccende il dibattito

L’ex sindaco Mario Puglia rende nota una delibera della Regione: "Appuntamento a maggio..."

Il lago di Vagli e le rovine del paesino di Fabbriche di Careggine

Il lago di Vagli e le rovine del paesino di Fabbriche di Careggine

Lucca, 7 giugno 2023 - "La speranza è l’ultima a morire", si potrebbe dire parlando delle ultime notizie che danno per conclamato lo slittamento dello svuotamento del più grande bacino idroelettrico della Toscana, quello del Lago di Vagli, nel comune omonimo della Garfagnana, e dell’invaso artificiale di Isola Santa, nel comune di Careggine, dal 2023 a, forse, il 2024.

Già diverse voci si erano levate in passato avvalorando questa possibilità, visto che il 2023 era ormai escluso come anno possibile, anche alla luce dell’anniversario trentennale dall’ultimo svaso avvenuto, appunto, nel 1994, ma i continui annunci che dal 2021 si sono rincorsi senza alcuna ufficialità, seguiti dai rinvii atti a spostare di anno in anno l’evento, hanno nel tempo spento l’ottimistica attesa.

A riaccenderla in queste ore è stata la Regione Toscana, la cui giunta ha comunicato l’esecutività del decreto dirigenziale della Difesa del Suolo e Protezione Civile che stabilisce ufficialmente il rinvio delle operazioni di svaso del bacino di Vagli, spostandolo alla primavera del 2024, con notifica anche al concessionario Enel Green Power Italia. Si tratta di un piano operativo già predisposto per il 2023 e rinviato a questa nuova data per motivi tecnici, legati anche alla necessità idrica contingente che aggiunge, però, una nuova luce sulla possibilità di rivedere presto il famoso paese sommerso nel 1948 di Fabbriche di Careggine.

Ne è certissimo l’ex sindaco Mario Puglia che scrive sui social: "Finalmente, fissata la data precisa per decreto la svuotatura del lago. Leggete da voi, la data è certa. Gli amministratori di maggioranza (tutti) del comune di Vagli con la massima carica della Regione e gli Enti preposti anno permesso questo prodigio. Il 2024 anno resterà epocale: maggio 2024. Fatti come sempre non parole".

La suggestione in effetti è molto elevata e, nonostante siano ormai passati quasi 30 anni dall’ultima volta nella quale le case, ancora conservate praticamente intatte nel loro impianto strutturale, sono emerse dall’acqua del Lago di Vagli, il solo ricordo continua a suscitare un’attrattiva turistica fuori dal comune e un’interesse generale particolarmente diffuso. A entusiasmare è anche la sola possibilità che quella sorta di miracolo che giace immobile sotto il peso di poco meno di 25 milioni di acqua, possa di nuovo essere visibile e raccontare ancora la propria storia e quella dei suoi abitanti di allora.

A esercitare tanta suggestione e suscitare meraviglia fu, in quel lontano 1994, quando il lago venne prosciugato per la quarta e ultima volta dalla costruzione dello sbarramento delle acque del torrente Edron, proprio la conservazione dei 31 edifici in pietra del paese fantasma, fondato nel XIII secolo da una colonia di fabbri ferrai provenienti da Brescia, che seppur svuotati degli interni e con alcune pareti e tetti caduti manteneva intatta l’atmosfera che si immagina respirassero i 146 abitanti che lo abbandonarono a metà del secolo scorso per lasciare spazio all’acqua che lo inghiottì.

Dall’amministrazione del comune di Vagli Sotto fanno sapere che da tempo si stanno preparando all’evento, con una ripresa importante dei lavori pubblici per favorire gli accessi attesi in grande aumento, con la costruzione di strade di accesso alternative e parcheggi pubblici, in particolare, come per una intensificazione dei servizi turistici, mentre lavorano per coordinarsi e collaborare con tutti gli enti sovracomunali coinvolti nell’operazione dal respiro nazionale e oltre.