REDAZIONE LUCCA

La storia affiora dai ricordi E il libro racconta il sisma

Foto e testimonianze dei cittadini che, attraverso la memoria di nonni e parenti, hanno descritto la distruzione che cento anni fa ha generato il terremoto

CASTELNUOVO

Quando un libro riesce a dare una sensazione viva di un evento lontano, suscitando turbamenti ed emozioni attraverso le sue immagini e le testimonianze, se non proprio dirette, quelle di nipoti e parenti. Parliamo del volume "Il terremoto del 1920. Visioni e memorie delle regioni devastate", 216 pagine, con oltre 200 illustrazioni e fotografie, di cui sono autori Silvano Benedetti, originario di Villa Collemandina, contrammiraglio della Marina in servizio a La Spezia, e Silvio Fioravanti, archeologo di professione e presidente della Pro Loco di Castelnuovo. In attesa della presentazione ufficiale, che si terrà non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà, il volume, 25 euro, è disponibile alla Pro Loco di Castelnuovo, tel. 0583.641007. "E’ un lavoro scritto a due mani - dice Fioravanti - frutto di ricerche d’archivio, con fotografie mie, di Benedetti e fornite gentilmente da tante altre persone. Numerose le testimonianze orali di nipoti e parenti che ci hanno riportato i racconti dei propri cari su quei terribili giorni, come quello di Daniela Fanani di Villa Collemandina sulla scomparsa di una neonata, Fulvia Fanani, fra le braccia della mamma per il crollo della casa. A Roma, poi nell’archivio nazionale abbiamo trovato una lettera di Amelia Plessi in Torre, indirizzata alla regina Elena, con la cui chiedeva sostegno e interessamento sia per la sua famiglia che per l’intera Garfagnana. Amelia scrive alla regina Elena di avere avuto 18 figli, di cui 11 viventi, tra i quali uno di 9 anni, colpito alla testa da una pietra, mentre da chierichetto serviva la messa a Nicciano. La regina rimase colpita dal ferimento del ragazzo e nella successiva visita in Garfagnana aveva voluto visitarlo, mentre era ancora ricoverato all’ospedale di Castelnuovo. Quel ragazzo, Giovan Maria Torre, si era salvato, era diventato sacerdote e monsignore a Massa e svolgendo il servizio pastorale fino alla scomparsa all’età di 75 anni".

Il libro colpisce anche per i tanti giovanissimi deceduti o rimasti orfani come i 14 bimbi garfagnini accolti nella colonia di Mutigliano, con la retta pagata dalla regina. "Un altro bimbo, 5 anni, Luigi Guidetti di Villa Soraggio- aggiunge Fioravanti - mentre era all’alpeggio con le pecore, era rimasto ucciso sotto il crollo della sua capanna in località Corte". Storie lacrimevoli, come quella di un’anziana di Cascianella, Elisa Bravi vedova Bertolini, rimasta paralizzata sotto le macerie della casa e poi vissuta in ospedale con il sostegno della carità. I lutti seguirono anche dopo, come a Gorfigliano, quando nel 1927, un muro lesionato cadde su un’abitazione facendo morire mamma e 2 figli.

Dino Magistrelli