Carissimo Papa Francesco. Per una gara di giornalismo in cui siamo impegnati, abbiamo scelto di affrontare nei nostri articoli il tema dell’omofobia. Ci siamo fermati a riflettere sui pregiudizi con cui spesso le coppie omosessuali sono quotidianamente costrette a scontrarsi. Dopo un attento confronto, abbiamo concordato che, per noi, le fondamenta che sorreggono ogni tipo di Amore sono lo stare bene l’uno con l’altro, il sentirsi apprezzati e amati, a prescindere dall’orientamento sessuale dei componenti di una coppia. Ci siamo chiesti chi consultare per un’opinione su questo tema che possa far riflettere tante persone e abbiamo pensato a Lei in quanto persona saggia e di grande impatto sull’opinione pubblica. Pertanto, cosa pensa il Papa a riguardo? "Gli omosessuali sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo": queste Sue parole di un anno fa ci hanno fatto pensare ad una apertura verso l’omosessualità; tuttavia pochi giorni fa il parere della Congregazione della dottrina della fede ci è sembrato contraddire le Sue parole. Ci viene insegnato dalla famiglia e dalla scuola a non conoscere il verbo "discriminare"; allora, come mai alcune voci della Chiesa Cattolica, che basa le fondamenta su amore e rispetto del prossimo, hanno mostrato un atteggiamento avverso nei confronti della realtà delle coppie omosessuali?
CronacaLa nostra lettera aperta a Papa Francesco Spiragli dalle sue parole sull’omosessualità