LA NEBBIA
‘Un ha voce la nebbia vand’ariva.
Piglia ‘l voto, lo gonfia e po’ l’affoga.
Ha ‘n odore spettrale, e ‘nvece è viva;
t’ammazza l’occhi e gode ‘on gran foga.
Ti leva l’aria, te la porta via,
ni piace rimpiattatti ‘l mondo fori.
Comanda le’, governa la regìa,
come soffiasse a spengeti ‘bbagliori,
come credesse d’ave’ la magìa
di sbianchettatti tutti i ‘ttu colori.
Ti fruga drento, guasi a fa’ razzìa,
strisciando a verme senza fa’ rumori.
E foraggiando la malinconia,
scampana a morto per i ‘ttu dolori.
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