
Clima sempre più teso in Fratelli d’Italia dove il vice coordinatore provinciale Michele Giannini è stato sospeso per 60 giorni con una comunicazione proveniente direttamente da Roma. Il provvedimento, con ogni probabilità, si collega alla clamorosa lite del febbraio scorso tra lo stesso Giannini e Riccardo Giannoni, coordinatore provinciale del partito.
Il numero uno e due sul territorio, durante una riunione del direttivo provinciale, che all’ordine del giorno vedeva il tema sempre spinoso del tesseramento, ebbero un clamoroso diverbio in presenza di terzi. Secondo Giannoni, che poco dopo presentò un esposto ai probiviri del partito senza però denunciare il fatto alle forze dell’ordine, Giannini lo avrebbe aggredito strattonandolo e colpendolo al petto al punto da procurargli dolore e il ricorso al Pronto soccorso dove un primo referto medico gli avrebbe riservato 15 giorni di prognosi, ridotti a cinque, per un trauma alla spalla, da uno specialista nei giorni successivi. Secondo il suo vice Giannini, l’episodio ebbe tutt’altra portata e si sarebbe limitato a alcune innocue pacche sulle spalle. Giannini, che è un maresciallo della Finanza in servizio nonché sindaco di Fabbriche di Vergemoli, nel giugno scorso presentò querela per diffamazione in una stazione dei Carabinieri contro Giannoni, smentendo la ricostruzione fatta da quest’ultimo ai probiviri del partito.
E ora, a distanza di mesi, ecco la sospensione per 60 giorni che potrebbe anche condizionare l’eventuale scelta di Giannini di volersi candidare al congresso provinciale che si dovrà tenere entro fine anno e che il 30 settembre ha visto chiudere in tutta Italia, non senza alcune polemiche in varie realtà, la fase del tesseramento.
Giannini, interpellato dal nostro giornale, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
Delle tensioni e divisioni lucchesi in Fratelli d’Italia, al punto da divenire un caso che va al di là dell’episodio tra i due, ha finito per occuparsene anche il quotidiano nazionale Il Foglio, che sabato ha dedicato un lungo articolo sulla situazione del partito di Giorgia Meloni dalle nostre parti, non casualmente intitolato "Fratelli coltelli d’Italia".
Fabrizio Vincenti