
Venti unità abitative per ospitare, in modalità socio-assistenziale, altrettante persone con disabilità e per assicurare alle famiglie di provenienza un sereno ”dopo di noi“. Circa mille metri quadrati di proprietà della Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi saranno recuperati dalla Fondazione Cassa Risparmio di Lucca in funzione di alloggi protetti per persone con disabilità medio-grave. Appena il Soprintendenza darà l’ok inizieranno i lavori (le ditte sono già state selezionate) per concludersi entro 18 mesi.
Il progetto si lega anche al recupero estetico e funzionale del palazzo che accoglie il Monastero della Santissima Trinità, meglio conosciute come Barbantini, che si affaccia su via Elisa, compreso anche tra via del Fosso via del Calcio e via San Micheletto.
Con l’atto di costituzione di vincolo di destinazione trentennale, sottoscritto ieri mattina nello studio del notaio Luca Nannini, è stata posta di fatto la prima pietra per la realizzazione di questa “Casa del dopo di noi”. L’atto è stato sottoscritto da Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Crl, e da suor Juliana, al secolo Beatriz Terezinha Fracasso, in qualità di legale rappresentante della Congregazione Ministre Degli Infermi. Presente anche la superiora generale dell’Ordine, suor Lauretta Gianesin. I quali, insieme alla vicepresidente della Fondazione Crl, Lucia Corrieri Puliti, hanno poi presentato il progetto nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nell’Auditorium del Complesso di San Micheletto.
Il vincolo di destinazione è stato rilasciato a favore della Fondazione Cassa che per i prossimi 30 anni manterrà anche il diritto di prelazione in caso di vendita. Successivamente, il vincolo potrà essere trasferito a favore di una società strumentale della Fondazione stessa, che provvederà alla gestione delle Cap, che si chiamerà “Casa del dopo di noi” e che potrà essere partecipata anche da altri soggetti; come ad esempio la Fondazione per la Coesione sociale, una “fondazione di scopo”, creata appositamente come “braccio operativo” dell’ente di San Micheletto nell’ambito di vecchie e nuove problematiche sociali.
“Con il passaggio dell’atto sottoscritto stamattina – ha detto Bertocchini – assume un’importanza particolare, poiché segna l’inizio di un percorso, un progetto cui lavoriamo da tempo che ben rappresenta le aspirazioni e gli obiettivi della Fondazione nell’ambito dell’attività sociale. Un punto di partenza che arriva dopo un lungo ‘lavoro di squadra’ che ha visto all’opera un gruppo composto, oltre che dalla Fondazione Crl, dalla Fondazione per la Coesione Sociale e dall’Anffas di Lucca. Colgo l’occasione – ha concluso il presidente – per ringraziare il notaio Gaetano Raspini, al tempo componente dell’Organo di Indirizzo della Fondazione, che ha saputo individuare l’istituto giuridico idoneo a contemperare tutte le esigenze, consentendo, di fatto, di dare vita alla nostra iniziativa.”
Il progetto prevede un intervento di adeguamento del costo complessivo di circa 2,5 milioni di euro per la realizzazione delle due comunità alloggio. La Congregazione si è dichiarata disponibile a contribuire all’intervento, sostenendo direttamente i relativi costi fino a 500mila euro e a collaborare attivamente alla gestione delle Comunità. Il progetto, fra l’altro, è stato recentemente illustrato all’Anffas di Lucca, che ne ha condiviso le linee essenziali.
“Un sogno coltivato da tempo che diventa realtà – dice suor Lauretta –, per accogliere finalmente i prediletti di Dio“.
Laura Sartini