
La crescita costante delle ”rimesse“ 42 milioni ai paesi di origine
Aumentano le rimesse inviate nei rispettivi Paesi di origine da parte degli immigrati che risultano residenti in Italia. Lo dice l’analisi dei flussi di denaro elaborata dalla “Fondazione Leone Moressa”, l’istituto di ricerca creato e sostenuto dalla Cgia di Mestre. Le analisi tengono conto dei movimenti bancari che fanno capo al 2022, raffrontati sia con l’anno precedente che con il periodo del quinquennio 2017-2022.
"Le rimesse inviate in patria dagli immigrati presenti in Italia – affermano dalla Fondazione Moressa – sono in costante aumento; fatto salvo un lieve calo nel 2022 pari a -1,8%, il volume complessivo si mantiene sopra gli otto miliardi".
Rispetto a 5 anni fa, poi, è addirittura aumentato del 44,9%. Le analisi comprendono l’andamento nazionale, regionale e dei singoli territori provinciali.
La provincia di Lucca, leggendo i numeri, mette in risalto per il 2022 rimesse complessive che ammontano a 42 milioni di euro, con una distribuzione percentuale sul totale regionale della Toscana che punta al 6,3%. Sopra la media nazionale, invece, lo scostamento tra l’anno 2021 e il 2022, dove il territorio lucchese ha registrato un più blando -5,3%. La variazione percentuale nell’arco del quinquiennio 2017-2022, segna il +9% che risulta essere, comunque, la cifra più bassa tra le province della Toscana, il cui dato regionale complessivo parla in quest’ultimo periodo del 33,5% per un totale di rimesse, nel solo anno 2022, di 663 milioni di euro; da considerare, poi, che la sola provincia di Firenze raggiunge i 230 milioni di euro.
Dall’analisi, inoltre, emergono alcuni dati significativi. Secondo quanto afferma la Fondazione Moressa, "sono spariti i flussi verso la Cina" mentre risulta essere il primo Paese di destinazione dell’invio di denaro "il Bangladesh, che a livello nazionale fa registrare 1,2 miliardi di euro, pari al 14,6% del totale". A seguire, troviamo il Pakistan, le Filippine, il Marocco e la Romania, per citare a decrescere le prime cinque posizioni. sanità e piccoli investimenti".
Risulta poi importante l’azione di controllo e prevenzione delle irregolarità "per evitare – si legge nel Rapporto – che questi strumenti siano utilizzati per evadere il fisco o finanziare attività illecite".
Maurizio Guccione