
Coronavirus
Capannori, 23 ottobre 2020 - Una cena tenutasi in un ristorante di Segromigno nel comune di Capannori ( Lucca) il 21 febbraio scorso, quando ancora non erano in vigore le norme anti contagio, si trasformò in un focolaio di coronavirus. È quanto emerge da uno studio scientifico condotto da un medico di medicina generale del Lucchese, i cui risultati vengono citati in un post su facebook dal sindaco di Capannori Luca Menesini.
In base allo studio, a quella cena l'R0, il numero medio di persone che ogni positivo può contagiare, risulta compreso tra 7 e 8, ben al di sopra della media che si attesta intorno al 3,8. La ricerca è stata condotta su 47 dei 49 partecipanti alla cena, 26 dei quali sono risultati poi positivi. Nei 14 giorni precedenti si erano recati a Milano 6 dei partecipanti, 3 dei quali sono risultati positivi e sintomatici e 3 negativi. L'alto tasso di contagi deve essere attribuito secondo gli esperti alle condizioni in cui si svolse la cena: dimensioni ridotte del locale, ambiente chiuso e non areato, assenza di mascherine e di distanziamento sociale. «Alla luce di questo studio - afferma su facebook il primo cittadino di Capannori - vi chiedo ancora più di prima di rispettare in maniera rigorosa e in ogni occasione le regole anti contagio, anche se fa freddo, la buona norma di areare le stanze».