REDAZIONE LUCCA

"Io tutelo la gente, Aduc si informi" D’Ambrosio difende il ‘no’ al 5g

Motivi sanitari ed amministrativi hanno convinto il sindaco a diffidare le compagnie telefoniche. E sull’attacco dell’associazione: "Toni folkoristici, irridere me significa irridere i cittadini che dovrebbe tutelare".

Con un’ordinanza Sara D’ambrosio, ha detto ’no’ alla sperimentazione e all’attivazione del 5G nel territorio di Altopascio, che amministra. Lo ha fatto per motivi sanitari?

"Sanitari e amministrativi".

Partiamo dalla scelta per tutelare la salute dei cittadini.

"Non ci sono certezze sul fatto che il 5g sia innocuo, ma non ci sono nemmeno indicazioni opposte. E nell’incertezza io preferisco aspettare, capire, valutare".

La legge glielo consente.

"Sì, perché la sperimentazione è prevista per 120 comuni italiani: si parla di capoluoghi di provincia e di località con più di trentamila abitanti. E allora: in questa fase, Altopascio cosa c’entra? Sospendiamo ogni decisione, l’ordinanza scade il 31 dicembre, così abbiamo il tempo per capire".

Conferma che il Comune ha ricevuto una richiesta da Iliad?

"È stata richiesta un’autorizzazione specifica, ma l’ordinanza è generica ed è rivolta a tutte le compagnie telefoniche".

Parliamo delle ragioni amministrative?

"Accanto al dovere di tutelare la salute pubblica, esiste un’amministrazione che ha il compito di programmare. Io non dico ’no’ in assoluto al 5g. Io dico che sono decisioni che vanno pianificate. Esiste un piano delle antenne che deve essere preso in considerazione ed, eventualmente, modificato ed esiste il confronto con i cittadini".

Come dire: modalità e luoghi di insediamento le decidete voi...

"Esattamente".

Per quell’ordinanza, lei ha ricevuto un attacco a gamba tesa dall’Associazione Diritti Utenti e Consumatori, se lo aspettava?

"Confesso di essere rimasta sorpresa, tanto più che l’attacco è arrivato da una persona che non conosco e che ha usato toni folkloristici. Il folklore io lo lascio agli altri, io devo fare scelte ed amministrare al meglio. Certo, non ricordo prese di posizione per altre questioni importanti, come le truffe perpetrate agli anziani".

Le ha dato fastidio il sarcasmo?

"Io non leggo libri sulle scie chimiche e non sposo teorie complottistiche , ma resta il fatto che per quanto la sua azione possa essere considerata sbagliata - ma non lo è in questo caso - non ci si può permettere di dire, con arrogante ironia, che il sindaco ‘dice fesserie’. E non è il caso di fare del sarcasmo, che probabilmente nasconde l’incapacità di argomentare in modo serio. Mi chiedo se Aduc abbia letto l’ordinanza".

Ma lei non è stata contattata?

"Avrebbe dovuto farsi sentire con l’amministrazione, confrontarsi. Con rispetto. Da un rappresentante di un’associazione che tutela i diritti degli utenti e dei consumatori ci si aspetta di meglio".

Vuole rispondere ad Aduc?

"Io faccio finta di non avere letto i toni offensivi con cui è stato affrontato il tema. Se vuole parlare, io sono qui, ma con queste frasi e questi toni il presidente di Aduc si può forse rivolgere a un familiare o a un amico, non a un sindaco il quale, in quanto ‘Istituzione’, non può essere deriso. Così deride tutti i cittadini di Altopascio. Aduc dovrebbe essere grata all’amministrazione per aver disposto i approfondimenti a tutela e garanzia della popolazione".

Aduc fa riferimento al fatto che il ’no’ al 5g leghi lei a altri sindaci Pd. E’ una questione politica?

"No. Questa presa di posizione non ha colore politico. Sono tanti i sindaci italiani che hanno scelto la mia stessa linea di condotta e sono civici, del centro destra, dei Cinque Stelle. Non buttiamo sempre tutto in caciara".

Valentina Conte