Picchiato in psichiatria. Infermiere aggredito da due pazienti, arrivano i carabinieri

Il drammatico episodio nel reparto dell’ospedale San Luca. Uno dei ricoverati era in attesa di essere trasferito in una Rems. "Troppi casi di questo genere, qui terrorizzano il personale"

Aggressione in ospedale, sul posto vigilantes e carabinieri

Aggressione in ospedale, sul posto vigilantes e carabinieri

Lucca, 6 maggio 2023 – Ancora violenza in ospedale ai danni del personale sanitario. Ennesimo episodio nel reparto di Psichiatria del San Luca, un’aggressione denunciata dall’Unione Autonoma operatori sanitari. Un infermiere è stato picchiato in reparto da due pazienti psichiatrici, uno dei quali in attesa di collocazione in una Rems: se l’è cavata fortunatamente con meno di 7 giorni di referto. Sul posto sono intervenuti personale di vigilanza privata dell’Asl, che ha di recente potenziato il servizio di sicurezza, e una pattuglia dei carabinieri. Un episodio purtroppo non isolato, ma che risuona ancor più sinistro dopo il tragico agguato che a Pisa è costato la vita alla dottoressa Barbara Capovani.

"Nella notte del 30 aprile – scrive l’Unione Autonoma operatori sanitari – c’è stata un’aggressione agli operatori del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, con un infermiere picchiato in contemporanea da due esagitati già conosciuti dalle cronache cittadine, ricoverati in tale reparto. Non è bastata la recente morte della povera psichiatra a Pisa, i talk show che parlano ogni giorno e i mass media che scrivono della psichiatria solo quando c’è il caso eclatante per poi tornare nell’oblio". Uno dei tanti casi analoghi, purtroppo . Al centralino del 112 ogni giorno arriva almeno una richiesta di aiuto da familiari di soggetti psichiatrici violenti o diventati ingestibili perché ad esempio rifiutano i farmaci.

"A Lucca – prosegue la nota – negli anni vi sono state aggressioni anche gravi nei riguardi di operatori psichiatrici del San Luca, si fanno audit, riunioni ma poi tutto ritorna uguale a prima. Solo in casi gravi di cronaca si parla dell’insicurezza degli operatori, fra frasi ideologiche e mancanza di personale o mezzi idonei. Personaggi violenti che dovrebbero essere gestiti in residenze apposite che per inerzia del sistema stazionano oltre tempo nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, terrorizzano il personale usando violenza verbale e fisica sicuri di rimanere impuniti, quando non sono soddisfatti del ricovero alberghiero". 

Gli operatori sanitari della Psichiatria chiedono "azioni concrete, perché sarà sempre peggio visto il dilagare di giovani sempre più violenti, disagiati, con uso sempre più importante di sostanze stupefacenti di nuova e vecchia generazione. Muoviamoci affinché il personale della psichiatria sia aiutato e difeso da forze dell’ordine in numero sufficiente in tempi brevi di intervento. Purtroppo poi per inefficienza del sistema giudiziario italiano, dobbiamo assistere inermi a situazioni violente che devono essere gestite in strutture dedicate vedi le REMS e non in un reparto inadeguato, come già successo anche a Lucca". 

Anche il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini, interviene sulla vicenda. "Purtroppo, il tema della sicurezza negli ospedali è noto e chiediamo a livello regionale il massimo impegno da chi di dovere. All’infermiere del reparto di psichiatria dell’ospedale di Lucca va la nostra vicinanza. Quando parliamo di psichiatria, la cosa merita un capitolo a parte. Siamo di fronte a pazienti che hanno, talvolta, un potenziale di pericolosità più alto. Anche alla luce di quanto accaduto a Pisa alla dottoressa Capovani è sempre più doveroso ed urgente che le Istituzioni concentrino costantemente la loro attenzione sulla palese criticità, non solamente sull’onda delle emozioni del momento".