
Da tempo i sindacati denunciano l’inadeguatezza dell’area di sosta per i dipendenti
Lucca, 29 settembre 2021 - "Manca un percorso pedonale all’interno di quel parcheggio“. Parole che pesano come macigni oggi, il giorno dopo il terribile, banalissimo incidente avvenuto proprio all’interno del parcheggio più piccolo riservato ai lavoratori del San Luca, di fronte all’ingresso del Pronto Soccorso, che ha ridotto in fin di vita un’infermiera. Ma Pietro Casciani, segretario Uil Fpl Lucca, non lo dice da oggi.
"Sono anni che segnaliamo la situazione di inadeguatezza dei parcheggi per i dipendenti dell’ospedale – dichiara –. Da sempre i dipendenti vivono questa situazione con disagio. I turni ti costringono a orari spesso difficili e stancanti, in più a questo si aggiungono le attese per il parcheggio spesso tutto pieno. La situazione si alleggerisce nei mesi estivi, quando magari molti optano per le due ruote, ma appena ci si riaffaccia alla stagione più brutta il problema torna. Aggravato dal fatto che per spostarsi a piedi all’interno del parcheggio, dall’auto parcheggiata all’uscita o viceversa, non c’è la corsia pedonale. Pochi spazi rischiano di tradursi in scarsa visibilità, e scarso margine di manovra tra chi passa in auto e chi è a piedi. Tutto ciò alimenta situazioni di pericolo. Non lo diciamo da oggi".
Segnalazioni per aree di sosta inadeguate intorno al San Luca negli anni sono arrivate a pioggia, a firma di Cgil, Cisl e Uil come ricorda Casciani stesso. “Da troppo tempo si vive in questo stato di penuria di posti auto, con criticità costanti soprattutto nella zona di entrata-uscita, quando invece nei parcheggi aperti al pubblico ci sono sistematicamente almeno 100 stalli vuoti ogni giorno – evidenzia Casciani –. E’ chiaro da sempre che all’origine di un problema mai risolto sta una questione economica, ma per un lavoratore del San Luca è un onere non da poco pagare 30 euro di abbonamento al mese per la sosta, come è stato proposto".
"L’Asl ha cercato di venirci incontro con qualche stallo in più, il Comune invece ha sempre fatto orecchie da mercante – segnala il sindacalista Uil –. Avevamo chiesto di poter fruire di quella zona triangolare per la sosta ma risposte positive non ne sono mai arrivate. Quello che è successo ieri è, purtroppo, drammaticamente l’apice di un problema annunciato".