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Incidente agricolo a Minucciano: l'uomo di 49 anni sfugge alla tragedia

Un uomo di 49 anni è rimasto ferito in un incidente agricolo in una selva vicino a Minucciano. Fortunatamente, non ha riportato conseguenze gravi. È stato trasportato in codice rosso all'ospedale di Cisanello a Pisa.

Un brutto incidente agricolo per un uomo di 49 anni, ieri mattina, in una selva poco distante dal paese di Pieve San Lorenzo in comune di Minucciano, ma fortunatamente senza gravi conseguenze, le quali potevano, invece, essere letali in relazione alla dinamica, ipotizzata da una prima ricostruzione, con il trattore che ha travolto il suo conduttore.

L’uomo, B.T., non sposato, vive con i genitori a Pieve, anche se lavora fuori. Ieri mattina, sfruttando la momentanea buona condizione del tempo, ha pensato di andare a svolgere qualche lavoretto in una sua proprietà, come faceva tante altre volte, quando è successo l’inconveniente del trattore ribaltatosi forse anche per il fondo del terreno ancora umido e scivoloso. A dare l’allarme è stato lo stesso B.T. con il cellulare, sebbene fosse ferito. Sul posto sono giunti l’ambulanza della Croce Bianca di Codiponte in comune di Casola in Lunigiana, la più vicina al luogo dell’incidente e il Pegaso 3, atterrato sul campo sportivo di Pieve, adibito anche a zona di atterraggio per l’elisoccorso, il cui personale sanitario, con lo stesso medico a bordo, è riuscito a calarsi nella selva, con l’apposito verricello mobile in dotazione agli elicotteri di soccorso, manovra sempre più utilizzata e di grande importanza per un aiuto tempestivo al ferito.

Una volta messo in sicurezza e issato con la lettiga a bordo dell’elicottero, il quarantanovenne è stato portato, in codice rosso, all’ospedale di Cisanello a Pisa, dove gli sono state riscontrate alcune escoriazioni e in particolare la frattura di un braccio. Dopo la richiesta di aiuto del ferito, si erano attivati anche carabinieri, vigili del fuoco e il soccorso alpino. Le confortanti notizie giunte da Pisa hanno fatto ritornare la serenità tra i familiari e tutti i paesani.

Dino Magistrelli