
In volata per il nuovo presidente. Confcommercio apre il varco a “una guida forte e consapevole“
Si chiude un capitolo a Confcommercio Imprese, e si apre una stagione nuova o comunque diversa. L’assemblea dei soci di giovedì sera ha segnato lo spatiacque tra ciò che è stato e ciò che sarà. Una platea folta, circa una sessantina di soci, che hanno votato sempre all’unanimità, sia il varo del bilancio consuntivo 2023, sia il nuovo statuto. Chi prenderà il testimone di Rodolfo Pasquini? C’è un nome intorno al quale si stanno muovendo varie convergenze all’interno dell’associazione di Palazzo Sani, ed è quello di Ademaro Cordoni, attuale presidente onorario e l’unico ad essere stato presidente di Confcommercio per tre mandati consecutivi (per lui venne modificato lo statuto che ne prevedeva al massimo due), dal 2008 al 2020. Cordoni, proprietario della storica pasticceria Pinelli di via Beccheria, potrebbe tornare alla guida dell’associazione per i prossimi 4 anni, affiancato da un team giovane ma esperto con cui poi preparerebbe il terreno per il prossimo incarico. Se l’ipotesi diventerà realtà lo sapremo soltanto intorno alla fine di giugno, quando sarà in programma l’elezione.
A tracciare le linee guida in questo senso è stata la direttrice Sara Giovannini, sintetizzando efficacemente i passaggi chiave del nuovo statuto. “Cambia la figura del presidente, che deve essere titolare di azienda da almeno 4 anni, socio di Confcommercio, e a capo di un’azienda che è attiva almeno da 10 anni. L’intento è quello di affidare la guida dell’associazione a un imprenditore con esperienza nella gestione di impresa e anche dei meccanismi associativi. Una guida forte, stabile e consapevole“.
Cambia anche la modalità di elezione il presidente che verrà sempre eletto dal consiglio direttivo ma con 100 firme di chi è in regola con le quote associative dell’anno in corso e dell’anno precedente. Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato. Dal punto di vista dei “conti“ Dania Giuntoli, presidente del collegio dei revisori dei conti, il 2023 è stato un anno “buono“.
L’utile di Confcommercio è stato di 2.129 euro al netto di tutte le imposte, mentre il patrimonio dell’associazione – differenza tra attivo (intorno al milione e 200mila) e passività (circa 700mila euro) si consolida intorno a 550mila euro. E questi sono i conti in tasca solo alla “mamma“ Confcommercio che poi negli anni ha dato vita a varie articolazioni sindacali. A certificare i passaggi chiave dell’assemblea nella serata di giovedì è stato il notaio Pierandrea Losito. ll nuovo statuto apre anche alle “quote rosa“ introducendo l’obbligrietà di avere all’interno della giunta almeno 2 donne imprenditrici. Inoltre eleva il numero dei presidenti onorari da 3 a 5. E ora rotta alla successione del presidente che avverrà con la convocazione del consigliere anziano, Paolo Paladini. Da lì scatteranno 35 giorni per raccogliere le 100 firme.
Laura Sartini