Lucca, imprenditore a giudizio: è accusato di violenza sessuale

La denuncia di una dipendente: in tre occasioni l’avrebbe costretta ad avere un rapporto nella sua casa

Lucca, 24 novembre 2022 - Rinviato a giudizio il titolare di un’attività, un cinese di 48 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti di una sua dipendente. I fatti risalgono al 2019. La ragazza, anche lei cinese, all’epoca 25enne, era arrivata da poco in Italia in cerca di lavoro. Non conosceva la lingua e non aveva nessun appoggio quando si è imbattuta nel locale, in provincia, del connazionale. Iniziando a lavorare, è andata a vivere insieme alla famiglia del titolare. È tra quelle mura che, secondo l’accusa, si sarebbero consumate le violenze: il primo approccio sarebbe avvenuto a luglio 2019, ma la ragazza sarebbe riuscita a divincolarsi e a fuggire. Sarebbero poi seguiti altri tre episodi, tutti ad agosto dello stesso anno, durante i quali l’uomo l’avrebbe violentata.

È a quel punto che la ragazza avrebbe deciso di fuggire e denunciare tutto alla Questura, dove ha raccontato, con l’aiuto di un traduttore, quello che avrebbe subito. Da lì è stata ospitata in una struttura protetta e la polizia ha avviato le indagini. A seguirla in tutto l’iter l’avvocato Valeria Rielli. La ragazza ha poi confermato la sua versione in fase di incidente probatorio, supportata da elementi quali il Dna del suo presunto stupratore. La difesa, dal canto suo, sostiene che in realtà tra i due ci fosse una relazione e che la denuncia sia solo un escamotage per avere il permesso di soggiorno. Sarà il giudice a chiarire cosa sia realmente accaduto.