
Da oggi al 19 dicembre l’Angelo Annunciante della Lucchesia sarà visitabile presso la chiesa di San Franceschetto, in piazza San Francesco a Lucca. Il prezioso manufatto, la cui paternità potrebbe risalire al Genio di Leonardo, sarà dunque visitabile gratuitamente e questo grazie al meticoloso restauro a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. La mostra ha un titolo che lancia uno stimolante interrogativo: "Se fosse un Angelo di Leonardo...", dopo che studiosi, nel tempo, hanno alimentato il dubbio che la statua in terracotta potesse essere ascritta all’opera di Leonardo Da Vinci. La mostra, sancisce anche il "viaggio" che il manufatto in terracotta policroma ha percorso: dalla bellissima Pieve di San Gennaro, dove era custodita e dove, tra poco tempo, sarà nuovamente allocata, alla precedente mostra del Centro espositivo Leo-Lev di Vinci, che ne ha finanziato il restauro.
Un lavoro importante che ha impegnato gli esperti dell’Opificio delle pietre Dure nella parte del restauro in un’ottica di preziosa sinergia con la Soprintendenza di Lucca e Massa, l’Arcidiocesi di Lucca, il Centro Leo-Lev e la Fondazione Cassa di Risparmio.
La storia dell’Angelo Annunciante è foriera di vicissitudini che, nell’anno 1773, la portò ad essere colpita da una scala caduta accidentalmente e che la mandò in frantumi. Interventi non propriamente professionali, allora, la ricomposero ma la statua rimase irrimediabilmente rovinata. Fino a oggi che la sua bellezza è ritornata a splendere: il visitatore, potrà dunque assaporarne gli aspetti artistici, avvolti in un’aurea di sacralità. Così l’Angelo, dopo la mostra, tornerà nella Pieve di San Gennaro all’interno della quale è stata, per secoli, custodita. Una Pieve importante, unica potremmo dire per la sua bellezza che – grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio – sta per ultimare i lavori di restauro. La chiesa porta la data del 980 ed è costituita da tre navate e relativi absidi. Gli interventi di restauro, sono stati pensati proprio in virtù di accogliere nuovamente l’Angelo Annunciatore in un’ottica di integrazione di compiti tra diversi soggetti: da un lato la Fondazione che ha investito sul progetto di restauro della Pueve, dall’altro coloro i quali hanno lavorato affinché il restauro della statua fosse reso ancora più prezioso da una visione armonica dell’ambiente in cui sarà nuovamente collocata.
"Sono molto soddisfatto – afferma il presidente della Fondazione Marcello Bertocchini – per questo percorso intrapreso; da un lato il restauro dell’Angelo Annunciatore, dall’altro quello della magnifica Pieve di San Gennaro, un ritorno importante".
Inutile negarlo, nel paese di San Gennaro l’evento della statua che riprende il suo posto è atteso con particolare trepidazione; gli abitanti sono molto legati alla loro chiesa e alla storia che fa ipotizzare la paternità dell’Angelo al giovane Leonardo.
"Sono molto grato a tutti gli attori di questa iniziativa che ha visto sia la statua che la chiesa, sottoposti ad un prezioso restauro – afferma il parroco del paese, don Cyprien Mwiseneza – ; l’Angelo Annunciante diventa, ipso facto, un patrimonio aggiunto e ringrazio la Fondazione per il restauro della nostra Pieve: spero – conclude il parroco – che anche a San Gennaro si possano tenere conferenza su tutto ciò che ruota intorno alla preziosa statua augurandomi, intanto, che molta gente si rechi alla mostra nella chiesa di San Franceschetto".
Maurizio Guccione