Il tributo della Lucchesia. Commozione in Santa Maria Bianca per l’addio a Maria Pacini Fazzi

Tantissimi in chiesa per l’ultimo saluto all’editrice morta sabato scorso all’età di 93 anni. Dal sindaco Pardini al Procuratore capo Manzione ai tantissimi amici incontrati durante la sua vita.

Il tributo della Lucchesia. Commozione in Santa Maria Bianca per l’addio a Maria Pacini Fazzi

Il tributo della Lucchesia. Commozione in Santa Maria Bianca per l’addio a Maria Pacini Fazzi

All’interno della chiesa di Santa Maria Bianca, ieri pomeriggio, il tempo si è fermato. Giusto un attimo. Pochi secondi, ma profondi; un attimo di silenzio richiesto da don Lucio Malanca. Un silenzio che è stato anche l’omaggio di tutta la Lucchesia presente ieri in chiesa per l’ultimo saluto a Maria Pacini Fazzi, scomparsa nel tardo pomeriggio di sabato 13 aprile scorso all’età di 93 anni.

In occasioni come queste sembra quasi scontato e ridondante ricordare tutti coloro che hanno voluto testimoniare la vicinanza alla famiglia di Maria. Però è quasi necessario: perché un po’ la sua onestà intellettuale e un po’ il suo lavoro di editrice l’ha portata a spaziare davvero nei campi più vasti della letteratura ed a conoscere e stringere rapporti di amicizia con decine di persone. Dagli amministratori ai neo autori, magari sconosciuti al grande pubblico, ma che grazie a lei sono riusciti a farsi apprezzare.

Dal sindaco Mario Pardini all’ex primo cittadino Alessandro Tambellini ad Andrea Tagliasacchi sindaco di Castelnuovo, dagli assessori comunali ai consiglieri regionali passando dall’imprenditrice Marialina Marcucci fino al Procuratore capo Domenico Manzione che con Pacini Fazzi ha pubblicato più volumi. Ma la lista sarebbe davvero molto più lunga. In prima fila la famiglia di Maria, i figli Paola, Margherita, Gemma, Pietro (ex sindaco) e Francesca già socia e titolare della casa editrice.

Proprio Pietro ed il fratello di Maria, Giovanni, si sono alternati sull’altare per le letture dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni apostolo (Non ci sarà più la morte) e dalla lettera di San Paolo ai Romani (Aspettiamo la redenzione del nostro corpo). Non sono mancati i labari del Lions Club e del Soroptimist a testimoniare la vicinanza alla famiglia in questo triste momento. E’ difficile, davvero, davvero difficile parlare di Maria Pacini Fazzi senza che una lacrima scenda sul viso. Ed inutile è cercare di ricacciarla indietro. Occorrerebbe la stessa Maria, con il suo sorriso accogliente, caldo ed avvolgente, a smorzare la tristezza di questi giorni e di queste ore. Il patrimonio culturale da lei lasciato farebbe invidia ai colossi dell’editoria. Perché Maria non si fermava davanti agli ostacoli, anzi: aveva un carattere forte e determinato. Era apprezzata e sapeva ascoltare. Virtù sempre più rara purtroppo.

Ciao Maria, la Lucchesia ti deve davvero molto, ed oltre alla tua preziosa famiglia, lasci una casa editrice che per sempre sarà la "Maria Pacini Fazzi Editore". E’ vero, mancherà forse incontrare il tuo sorriso, ma ciò che hai seminato non lo cancellerà mai nessuno.

Cristiano Consorti