
Il super preside – per anni alla guida del Polo scolastico cittadino più popoloso – va in pensione. O forse no. "Sono stati anni non facili – dichiara il dirigente uscente del Fermi-Giorgi, Massimo Fontanelli (nella foto) – soprattutto questi ultimi legati alla pandemia e soprattutto in un istituto che, per numero e complessità, è una città. Un polo con 2.600 ragazzi, 300 insegnanti, 60 Ata e tre sedi. Se però mi volto indietro posso sentirmi soddisfatto, la scuola è cambiata. Abbiamo completamente rinnovato e messo in sicurezza i laboratori di meccanica, l’ultimo era quello termoidraulica alla sede del Giorgi che sarà in funzione per l’esame di qualifica il primo settembre. Abbiamo ottenuto finanziamenti europei, ampliato l’offerta formativa e aperto proficui canali di colloquio e collaborazione con le aziende. Qualcuno si lamenterà, è difficile accontentare tutti".
Ciò che è inconfutabile è la crescita del Polo Fermi-Giorgi, non solo numerica. E la nascita di una creatura tutta nuova, un unicum. "A settembre avremo la prima classe del Liceo Quadriennale indirizzo Scienze Applicate. Al momento gli iscritti sono una ventina, un’ottima partenza per un indirizzo sperimentale a cui il Ministero tiene moltissimo e che ci mette al pari delle scuole europee. Un percorso innovativo a cui si stanno interessando diversi docenti che si sono già candidati per la formazione e per essere inseriti in organico". Una classe in più, quella del quadriennale, altre in meno per colpa dei tagli? "Credo che con un’efficientazione degli orari, in generale delle risorse in campo, riusciremo a coprire le falle. Tocca a noi come scuola capire quali sono le esigenze e procedere con le soluzioni ottimizzando le risorse in campo. Come? Ad esempio dividendo le classi nel momento in cui vanno nei laboratori, modulando di conseguenza l’orario dei docenti". Nel primo giorno di pensione il professor Fontanelli non pensa alla “sua“ scuola nell’ottica di un saluto definitivo. "In realtà mi piacerebbe restare in qualche modo, magari affiancando il futuro preside, per aiutarlo almeno nella prima fase. Il passaggio del testimone non è cosa facile con questi numeri. Ho dato la mia disponibilità in Provveditorato".
Resta in sospeso ciò che è stato nei sogni di più di un preside: la nuova ala dell’istituto che sarà sede del Giorgi. "Non ho date precise in merito, non so quando partirà il cantiere. Di certo la nuova ala consentirà anche al Fermi di acquisire spazi, magari salutando per sempre i prefabbricati". E’ ciò che spera per sè – e non da oggi – anche il Liceo Paladini.
Laura Sartini