
Il successo di una squadra vincente “Ed è solo un punto di partenza“
Buongiorno sindaco, ed è davvero un buon giorno per Lucca...
“Sì, davvero. La soddisfazione è tanta e finalmente si è sciolta la tensione“.
E’ stata dura?
“Faticosa. Solo stamani (ieri per chi legge, ndr) mi sono rilassato: ho vissuto questo evento con grande partecipazione e coinvolgimento perché ero consapevole che per Lucca sarebbe stato un momento storico“.
Tensione, comprensibile: era lei – nel bene e nel male – il responsabile della serata.
“Sì, e di questo devo ringraziare il Comitato per le celebrazioni pucciniane e il suo presidente, il maestro Alberto Veronesi, che hanno compreso la necessità che fosse il sindaco della città a gestire un appuntamento così complesso“.
Allora diciamolo: è andato tutto bene e il successo è stato enorme...
“Sì, per Lucca è stata una cartolina senza eguali. Le immagini della nostra città al meglio di sé in mondovisione, e se penso alle riprese dall’alto al tramonto mi vengono ancora i brividi, con la miglior colonna sonora possibile grazie al maestro Riccardo Muti e all’orchestra Cherubini in versione allargata a 128 elementi resteranno per sempre nella storia di Lucca“.
Merito di una grande sinergia, o sbaglio?
“Proprio così. Un evento del genere non sarebbe stato possibile se non l’avesse fortemente voluto la presidenza del consiglio e il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, con i quali abbiamo lavorato in forte sinergia grazie al costante e quotidiano impegno del sottosegretario Gianmarco Mazzi“.
E anche a livello locale non è mancato niente?
“Il Teatro del Giglio ha fatto un lavoro immane, così come gli uffici comunali e in particolare il mio staff che è stato sotto pressione per giorni: ma soprattutto, e lo voglio rimarcare con forza, un evento del genere non l’avrebbe mai neppure potuto pensare senza il Summer Festival e la D’Alessandro & Galli. Solo con una struttura come quella di Mimmo D’Alessandro è stato possibile mettere in piedi un concerto che, altrimenti, per costi e organizzazione sarebbe stato fuori dalla nostra portata“.
Scommessa vinta?
“Io sono stato sempre consapevole che potevamo far bene solo lavorando tutti insieme. Così è stato“.
Si potrebbe pensare a un evento del genere ogni anno per celebrare Puccini?
“Intanto diciamo che questo è un punto di partenza e non un punto di arrivo. Poi diamo atto al Comitato, al di là delle polemiche, di aver saputo organizzare eventi di alto livello e di aver lasciato importanti risorse sul territorio, a partire dai soldi che servirannno per recuperare l’ultima dimora di Puccini, la villa di Viareggio“.
E poi?
“Il concerto di Muti ci ha insegnato quanto sia importante avere un canale diretto con la presidenza del consiglio e il ministero della cultura. Quindi, il futuro potrebbe essere una nuova emanazione del comitato che, appunto, ci consenta di realizzare eventi di questa portata. Visti i numeri di ieri sera e il successo, non è un azzardo ipotizzare che si possa arrivare a concerti lirici da 10mila persone“.
Lucca sempre più città della musica?
“Beh, lo ha detto anche il maestro Muti ricordando, oltre a Puccini, Cherubini e Catalani“.
E dalle location straordinarie.
“E’ quello che io dico sempre: il luogo fa l’evento. E in questo caso parliamo di un luogo unico come le Mura. In tutto il mondo è andata in scena la bellezza di Lucca, la migliore dimostrazione di quanto sia importante la promozione e la valorizzazione dei nostri monumenti“.
Francesco Meucci