REDAZIONE LUCCA

Il rischio ’overbooking’ al Liceo Vallisneri

La dirigente Mencacci lancia l’allarme: "Classi da 30 alunni se non sarà corretto il tiro". Al Pertini la ’generazione pronta al test’

Primo giorno di insediamento delle commissioni senza intoppi al Liceo scientifico linguistico Vallisneri. "Tutto è filato liscio – dice la dirigente Maria Rosaria Mencacci –, entro i primi giorni di luglio avremo terminato i colloqui della maturità. Abbiamo fatto una proposta di calendario ai presidenti di commissione in modo da far tornare gli ’incastri’ dei commissari interni, e ieri i diari dei colloqui sono stati regolarmente pubblicati. In più ogni studente sarà avvertito singolarmente". La Provincia, intanto, sta completando le operazioni di sanificazione negli istituti superiori.

Il punto interrogativo resta quello della ripresa a settembre. "Mi auguro che sia l’assessore regionale alla scuola che il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale vogliano tener fede agli impegni presi relativamente ai correttivi, altrimenti da noi a settembre altro che classi pollaio avremo – dice la preside –. Se non ce ne riconosceranno una in più nell’organico di fatto, quindi 5 anzichè 4, le prime del Liceo delle scienze applicate avranno 30 alunni. Sarebbe impossibile, anche e soprattutto in ordine alle esigenze di sicurezza sanitaria". All’Istituto Pertini il professor Enrico Tomasin traccia un quadro di questa particolarissima prova di maturità.

"L’emergenza sanitaria ha privato questa generazione di alcuni dei momenti più belli e attesi dell’ultimo anno: le cene, l’ultima campanella in un misto di gioia, paura e nostalgia – dice – . I maturandi del 2020 porteranno con sè la macchia di un esame ridotto, di un’ammissione d’ufficio, di una preparazione frettolosa. Faticheranno a trovare lavoro in un mondo in crisi, si proietteranno in un mondo universitario ugualmente pieno di incertezze. Ma non credo che saranno meno pronti o meno maturi delle precedenti generazioni rispetto alle sfide che la vita gli proporrà. E mi auguro che, forti dell’esperienza vissuta, sappiano essere motore e linfa della nuova società post virale".