Il processo penale in classe A ”tu per tu“ con la legge

L’iniziativa formativa che la Camera Penale di Lucca, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, propone agli istituti secondari

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Giustizia, responsabilità penale, accertamento processuale e ruolo educativo delle carceri. Sono questi i temi che stanno al centro del "Progetto Legalità", iniziativa formativa che la Camera Penale di Lucca, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, propone agli istituti secondari di secondo grado della nostra Provincia.

Un progetto che, attraverso incontri con gli stessi avvocati, ha come obiettivo quello di diffondere tra i banchi scolastici una maggiore conoscenza su che cosa sia un processo penale – analizzandone le parti in causa e lo sviluppo – e quello di avvicinare i giovani studenti al mondo delle carceri, facendo loro intraprendere un percorso di riflessione e di formazione su questi delicati temi.

Il progetto si avvia oggi al liceo Passaglia e prevede il coinvolgimento di altri otto istituti superiori del territorio provinciale, per un totale di circa seicento studenti – del quarto e del quinto anno – coinvolti.

Il progetto mira ad instaurare un rapporto diretto e pratico tra gli studenti e il mondo della penalità, basato su consapevolezza e conoscenza: i ragazzi potranno accedere ad un processo simulato con tutte le usuali parti in causa e potranno avere un approccio diretto con il mondo delle carceri in quanto, determinate classi potranno accedere ad un istituto penitenziario con la possibilità di confrontarsi con dei detenuti. L’iniziativa coinvolge molte scuole nel territorio nazionale ed è stata elaborata dall’Unione delle Camere Penali Italiane e dal Ministero dell’Istruzione.

La presentazione ieri durante una conferenza stampa nella sede dell’Ust alla presenza di, tra gli altri, Donatella Buonriposi, dirigente dell’Ust di Lucca e Massa Carrara, Micaela Bosi Picchiotti, avvocatessa e responsabile del progetto, dell’avvocato Alessandro Maionchi e di Marco Treggi, presidente della Camera Penale di Lucca.

"Questo progetto ha lo scopo di diffondere una maggiore conoscenza su che cosa sia un processo penale e sul mondo delle carceri. È importante far comprendere ai ragazzi che il diritto penale non si limita solo alla criminalità pura ma che ci sono azioni a loro conosciute, come il cyberbullismo, che non rientrano nella legalità" commenta Picchiotti.

"I ragazzi sono i più adatti a intraprendere questo percorso. Attraverso queste esperienze vogliamo cambiare l’immaginario collettivo che è diffuso riguardo il mondo del carcere facendo loro comprendere, attraverso un confronto diretto, l’importanza dei percorsi rieducativi che coinvolgono i detenuti, detenuti che non vengono più visti dai ragazzi come criminali ma come persone" aggiunge Maionchi.

Giulia Alberigi