REDAZIONE LUCCA

"Il piano di Kme è per tutti gli stabilimenti"

L’amministratore delegato, Claudio Pinassi spiega il progetto: "Spero che non ci sia da negoziare con la politica". .

Per la realizzazione del gassificatore a Fornaci di Barga, al centro del piano di rilancio di Kme, ora in ballo c’è la risposta prevista per il 30 ottobre al cosiddetto preavviso di diniego, ma Kme non intende demordere dalle proprie ragioni. E conta di realizzare il proprio progetto.

E’ così, Claudio Pinassi, amministratore delegato di Kme?

"Le cose che sono emerse dalla conferenza, dal punto di vista dell’approccio della Regione sono corrette; un po’ meno corrette sono da parte di chi le ha presentate: l’amministrazione comunale di Barga. Tra le osservazioni, la non disponibilità dell’area per la vicenda di Casa del Buglia: noi siamo certi che l’area sia nella totale disponibilità dell’azienda; la prima sentenza del Tar, anche se non ne siamo soddisfatti, annulla l’ordinanza di acquisizione coatta del comune e quindi siamo convintissimi che casa Buglia non sarà ricostruita, l’area non sarà acquisita in maniera coatta e rimarrà nostra. Di questo riusciremo ad ottenere ragione. L’altra questione è la cosiddetta invariante strutturale di tipo ambientale che fu approvata dal Comune nell’aprile 2019: siamo fermamente convinti del contrario. Lo dicono i documenti del Comune stesso che questa è un invariante strutturale di tipo industriale e non ambientale; lo dice il piano regolatore, lo strumento urbanistico del 2014 e quindi noi riteniamo la delibera del consiglio comunale di interpretazione autentica falsa".

Su questo tema è atteso il 22 settembre un pronunciamento del Tar.

"Se quell’area era stata individuata come invariante di tipo industriale, non può essere definita surrettiziamente di tipo ambientale solo contro il gassificatore".

Eugenio Giani, candidato alla presidenza della Regione, nei giorni scorsi ha dichiarato il no ai termovalorizzatori ed il suo parere favorevole ai percorsi partecipati con le popolazioni. Che ne pensa?

"Noi non ne pensiamo niente. Ritengo che la politica abbia il compito di definire norme, leggi e regolamenti e l’imprenditoria privata abbia il compito di attenercisi scrupolosamente. Poi, se un singolo progetto soddisfa o no queste norme è la macchina burocratica amministrativa che lo deve definire e nessun altro".

Quindi dal futuro nuovo governo regionale che ci sarà che cosa si aspetta?

"Vorrei non aspettarmi niente nel senso che la nostra domanda prescinde appunto da chi governa, perché la macchina burocratica degli enti preposti fa il suo percorso: ora ci sono state fatte quattro osservazioni e noi risponderemo, ma spero che le nostre interfacce siano l’Arpat, l’Asl, gli uffici preposti dalla Regione. Spero non ci sia da negoziare con nessun politico il suo assenso o dissenso".

Torniamo al gassificatore: se alla fine dell’iter il "no" fosse confermato che ne sarà dello stabilimento di Kme visto che la piattaforma energetica era al centro del piano industriale.

"E’ un piano che vede Fornaci come primo elemento trainante, ma che noi vogliamo attuare su tutti gli stabilimenti del gruppo perché riteniamo che la transizione all’economia circolare, la sinergia tra i vari stabilimenti e l’abbattimento dei costi energetici siano i pilastri fondamentali per la tenuta. Non realizzarlo qui sarebbe un peccato e renderebbe lo stabilimento meno competitivo rispetto agli altri, ma questo non vuole dire che la produzione non continuerebbe".

Luca Galeotti