Il pianista russo Vovka Ashkenazy al Francigena Festival

Figlio d’arte e stella di fama internazionale, si esibirà a luglio in piazza Ospitalieri. Dopo la Lisitsa un altro gigante della musica

Migration

Un artista di fama internazionale parteciperà al Francigena International Festival che si svolgerà nel mese di luglio ad Altopascio. Si esibirà in piazza Ospitalieri Vovka Ashkenazy, nato a Mosca nel 1961, primogenito di Vladimir, uno dei pianisti che ha fatto la storia del Novecento.

Vovka ha cominciato lo studio del pianoforte all’età di sei anni sotto la guida di Rögnvaldur Sigurjónsson a Reykjavík, dove la famiglia allora risiedeva. Ha debuttato con la London Symphony Orchestra, sotto la direzione di Richard Hickox. Da allora la sua carriera l’ha portato in giro per il Mondo con opportunità di esibirsi in prestigiosi teatri in Europa, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e America.

Ha partecipato a numerosi festival internazionali come il "Due Mondi" di Spoleto ed è ospite di tutte le maggiori orchestre inglesi, oltre che della Los Angeles Philharmonic Orchestra, Australian Chamber Orchestra, e dell’Orchestra Sinfonica di Berlino.

É molto attivo nella musica da camera: ha registrato un cd con suo fratello, il clarinettista Dimitri Ashkenazy ed insieme hanno effettuato varie esibiizioni in Giappone. Dal 2001 inizia una stretta collaborazione con Vassilis Tsabropoulos, il più virtuoso dei pianisti greci. Parallelamente alla sua attività concertistica, si dedica con successo all’insegnamento.

È docente presso l’Accademia Pianistica di Imola "Incontri col Maestro," è, per la formazione "post-graduate", presso il Conservatorio della Svizzera italiana. Attraverso la sua attività concertistica, contribuisce a diverse iniziative caritatevoli, come ad esempio "Action for Children" e "Cystic Fibrosis Trust" in Inghilterra, Telethon in Svizzera e "Bridges Peace Foundation" in Cambogia e nelle Filippine. Dopo Valentina Lisitsa, che difficilmente ritornerà, il Francigena Festival si arricchisce di altri big della musica.

Massimo Stefanini