L’Asl replica alla protesta dei familiari di un 60enne finito al Pronto soccorso per un malore nella serata di sabato 3. "Senza entrare, ovviamente, nei dettagli degli esami e dei trattamenti eseguiti e della diagnosi effettuata – scrive l’Asl – si conferma che l’accesso è avvenuto intorno alle 22.30. Come avviene per tutte le persone che accedono in Pronto soccorso, l’uomo è stato subito valutato in sede di Triage ed è stato preso in carico, con la misurazione dei parametri vitali. Dopo un’ora e mezza il paziente è stato rivalutato dall’infermiere di Triage, mentre alle ore 1.30 il caso è stato preso in carico dal medico, che ha subito parlato con una familiare dell’uomo e ha richiesto una serie di esami".
"Alle 4.20, dopo aver ricevuto i risultati dei primi accertamenti eseguiti, il medico ha nuovamente parlato con la familiare, prima di arrivare poi alle consulenze del mattino e alla diagnosi finale, che ha confermato le prime indicazioni. La famiglia è stata quindi tenuta al corrente, nel corso della notte, della situazione del paziente e dell’evoluzione del suo quadro clinico. Si ricorda che la permanenza in Pronto soccorso delle persone che accedono alla struttura dipende - oltre che dal numero di casi più gravi presenti – anche dal tempo necessario per eseguire gli accertamenti del caso e da un periodo di osservazione necessario per la sicurezza stessa del paziente".