
BAGNI DI LUCCA
La storia di un poliziotto, ma anche la vicenda umana di una persona e la sua straordinaria carriera al servizio dello Stato, sintetizzata nel toccante abbraccio finale fra l’allora piccola Elena, oggi donna adulta, e Claudio Arpaia, il suo primo salvatore (nella foto). Questa in estrema sintesi la giornata svoltasi nella piazza del Circolo dei Forestieri a Bagni di Lucca per la presentazione del volume di Michela Antonucci (nella foto a destra) dal titolo “Lupo di strada – Storie criminali lucchesi“, edito da Maria Pacini Fazzi.
Un incontro ricco di emozioni che la stessa Elena Luisi rapita il 16 ottobre e liberata dalla Polizia il 25 novembre 1983, ha racchiuso in poche ma sentite parole: "Grazie a Claudio Arpaia sono cresciuta. E adesso il nostro legame affettivo continua a essere davvero molto profondo".
Nel libro dedicato alla vita di Claudio Arpaia, ex dirigente della Questura di Lucca, per quasi un ventennio capo della Squadra Mobile, scorre, ben delineato dalla penna di Antonucci, il percorso operativo di un agente che descrive numerosi casi che ha diretto, gestito e per lo più portato a conclusione insieme alla sua squadra.
L’incontro era stato organizzato da Francesco Poggi con la partecipazione del giornalista Aldo Grandi, della stessa autrice e di Claudio Arpaia. Apertura da parte dell’assessore alla cultura di Bagni di Lucca Antonio Bianchi. Naturalmente la parte clou, non poteva essere altrimenti, è stata dedicata al rapimento della piccola Elena Luisi, a soli 18 mesi, avvenuto nella casa di Lugliano durante un temporale nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 ottobre 1983. Nella notte tra il 25 ed il 26 novembre, dopo 42 giorni la liberazione, i banditi sentendosi accerchiati abbandonarono la bambina coperta solo da un cartone sul ciglio di una strada a 50 chilometri da Messina.
Il fatto sconvolse l’opinione pubblica, ne parlarono per giorni tutti i media più importanti. Intervenne con un appello ai rapitori anche Papa Wojtyla. In piazza del Circolo, ieri, sono passati tanti protagonisti di quei giorni: in primis il padre di Elena, Rino Luisi, che evidentemente emozionato ha raccontato: "Il ricordo è ancora vivo, io stesso provai a cercare la piccola Elena. E’ una grande emozione essere qui insieme". Presente anche Gabriele Brunini che per primo prese contatti con i rapitori, l’avvocato Alessandro Garibotti che curò i contatti, il parroco Mario Tolomei e, naturalmente, il “Lupo“ Claudio Arpaia.
(Foto Borghesi)
Marco Nicoli