"Il medico del 118 non si tocca" Manifesti funebri contro i tagli

I sindaci dell’alta Garfagnana scrivono all’Asl: "Non possiamo acceettare il venir meno dei servizi sanitari"

"Il medico del 118 non si tocca"  Manifesti funebri contro i tagli
"Il medico del 118 non si tocca" Manifesti funebri contro i tagli

PIAZZA AL SERCHIO

Ieri mattina presto, al risveglio, gli abitanti dei paesi dell’alta Garfagnana, hanno trovato affissi numerosi manifesti funebri "Venuto a mancare medico 118", una significativa contestazione contro i tagli alla sanità pubblica con la venuta meno della presenza del medico in ambulanza, sostituito da infermieri. Immediato l’intervento dei sei sindaci dell’alta Garfagnana Andrea Carrari di Piazza al Serchio, Raffaella Mariani di San Romano, Francesco Pifferi di Camporgiano, Nicola Poli di Minucciano, Marco Reali di Sillano Giuncugnano e Giovanni Lodovici di Vagli Sotto, che ribadiscono, con fermezza, di essere contrari all’ipotesi di togliere il medico dall’ambulanza H24 di Piazza al Serchio, come già avevano scritto in una lettera protocollata il 20 gennaio, indirizzata ai vertici dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest. Lettera rivolta al dg dell’Asl Maria Letizia Casani e per conoscenza ad Andrea Nicolini direttore della centrale 118 Alta Toscana e Luigi Rossi dg della zona di Lucca dell’Asl.

"Le criticità emergono chiaramente dalla graduatoria generale del disagio, approvata dalla Regione Toscana, dove i Comuni dell’alta Garfagnana risultano essere protagonisti in negativo, piazzandosi ai primi posti della classifica. La nostra area è caratterizzata da una distribuzione disomogenea di piccoli nuclei abitativi, non sempre ben collegati tra loro e le vie di comunicazione non sono agevoli e sfavorite dall’impervia morfologia del territorio, fattori, con i quali la popolazione deve misurarsi quotidianamente. Ogni comune dell’alta Garfagnana comprende frazioni che impiegano più di 40 minuti per raggiungere il Pronto soccorso più vicino, a Castelnuovo, Comune peraltro posizionato al 142° posto (su 273) nella graduatoria generale del disagio".

"Negli ultimi anni il Governo e la stessa Regione Toscana- aggiungono i sindaci- hanno spinto per un’inversione di tendenza, volta a migliorare le condizioni di vita nelle cosiddette aree interne ed in particolare quelle montane. L’azienda sanitaria deve allinearsi a questo indirizzo a favore delle zone periferiche e disagiate. Anche l’elisoccorso Pegaso per le emergenze è condizionato dalle condizioni atmosferiche molto sfavorevoli nel periodo invernale, per la particolare morfologia della nostra valle, come dimostrato numerose volte negli ultimi mesi. Infine va poi considerata la temuta riduzione del servizio di guardia medica, che vedrà accorciarsi il proprio orario, lasciando il solo medico del 118 per le ore notturne, soltanto al pronto soccorso di Castelnuovo". Questo venire meno dei servizi sanitari per i sindaci non è accettabile.

Dino Magistrelli