Il corto Separè. I ciak lucchesi al cinema Astra

“Ezechiele“ omaggia il vincitore di Racconti in Rete. Regia di Ferlito, soggetto di Piero Fittipaldi .

Domani sera alle 21 al cinema Astra nell’ambito della programmazione del Cineforum Ezechiele - il cinema ritrovato, verrà proiettato il corto “Separe’ “, girato a Lucca, vincitore della sezione corti del 22° premio letterario Racconti nella Rete 2023 organizzato da LuccAutori. Interpreti Hussein Hazem Reda, Noemi Pasta, Pawel Tadeusz Palus e Caterina Marchetti. Regia di Giuseppe Ferlito. Soggetto e sceneggiatura di Piero Fittipaldi, prodotto da LuccAutori e Scuola di Cinema Immagina.

Il corto precede la proiezione del film “La signora della porta accanto“, celebre film di François Truffaut uscito nel 1981 con protagonisti Gérard Depardieu e Fanny Ardant. In lingua originale con sottotitoli. Mathilde, dal nome stendhaliano, ritrova sette anni dopo l’uomo che aveva amato fin quasi a soccombere: entrambi vivono in belle case vicine, dentro simili vite serene, eppure l’incontro sarà fatale. "Spero che il pubblico non prenda parte, che li ami entrambi come li amo io": ma come sempre per Truffaut, anche questa è storia di uno squilibrio passionale, e pur nella tragedia che accomuna, la disfatta (amorosa) è della donna. Tornando a “Separè”, il soggetto nasce dall’idea che nonostante i tanti mezzi a disposizione, sia sempre più difficile comunicare in modo “reale” – dice Piero Fittipaldi, già vincitore in passato della sezione racconti del premio Racconti nella Rete. “Ho voluto immaginare una piccola storia che mette in scena un paradosso trasformando una parete – oggetto nato per dividere, da cui il separè del titolo – in uno strumento che unisce, avvicina, “apre” a un nuovo linguaggio “analogico”. Guido è un trentenne tranquillo e silenzioso che vive in un piccolo appartamento. Quando Marta, la nuova inquilina, va ad abitare nell’appartamento adiacente al suo, entrambi scopriranno che la sottile parete che divide i loro due appartamenti diventerà un inaspettato mezzo per comunicare nevrosi ed emozioni. Piero Fittipaldi, napoletano, è un copywriter pubblicitario, scrive pubblicità da più di quindici anni. “Scrivo perché leggo – dice – , e leggo perché la narrativa mi ha fatto vivere mondi straordinari”.