DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Il Comune avrà il piano del colore

La novità assoluta è passata in commissione urbanistica. Territorio diviso in macroaree, previste 60 sfumature

di Daniele Masseglia

In alcune zone ci sarà la possibilità di scegliere tra oltre 60 sfumature, in altre un po’ meno. L’importante è rispettare la parola-chiave, ossia l’armonia tra l’esistente e il nuovo. Parliamo di una novità assoluta per Pietrasanta, pronta a dotarsi di quel piano del colore ipotizzato un’infinità di volte ma rimasto finora nel cassetto. Il primo passaggio è avvenuto pochi giorni fa in commissione urbanistica, con la minoranza che si è astenuta al momento del voto, mentre per l’approvazione e la successiva adozione tutto avverrà nell’ambito dei futuri piani operativo e strutturale. Elaborato dallo studio “Centauro“ di Firenze, che ha operato anche in realtà rinomate quali Capoliveri e le Cinque Terre, il piano del colore è stato concepito per snellire il più possibile le procedure, con la previsione di pubblicare l’ampia gamma di tavolozze in un’apposita sezione sul sito del Comune. Esempio pratico: un cittadino decide di realizzare una casa ai Macelli e non sa di che colore dovrà essere l’immobile? Va sul sito e segue le indicazioni per quella specifica zona.

"Questo nuovo strumento, inedito per il nostro Comune – spiega il presidente della commissione urbanistica Paolo Bigi, della Lega – era stato illustrato alla prima seduta del 24 novembre. Mi spiace che la minoranza in quell’occasione non abbia partecipato: avevano degli impegni di lavoro, ma questo piano è una bella cosa che mancava. Un’innovazione a livello paesaggistico che consentirà di realizzare interventi, oggetto di presentazione delle pratiche, con una procedura semplificata. La finalità è dare armonia a tutto il paesaggio, riqualificare il patrimonio edilizio e tutelare la qualità delle architetture ricadenti nel territorio comunale scongiurando accozzaglie di colori". Il piano è stato fatto sulla base degli edifici esistenti con una suddivisone in zone, dalla Marina alla piana, dal territorio rurale alle aree industriali, a tutela anche degli edificati limitrofi. Complessivamente sono state create 12 macroaree, tra cui il centro storico, la collina, la pianura pedecollinare e quella alluvionale, il viale Apua, i nuclei storici (Valdicastello, Capriglia, Solaio e così via), la Marina, la fascia costiera e il Parco della scultura contemporanea. "Ci sarà un link sul sito del Comune – conclude Bigi – per accedere e consultare le tavolozze dei colori. La scelta sarà ampia, in certe zone anche fino a 60 tipi di sfumature. E’ uno strumento interattivo che consentirà al cittadino di vedere in quale fascia si trova e cosa può fare. E’ stato ben impostato, spero che gli addetti ai lavori abbiano la sensibilità di apprezzarlo. Tra l’altro è previsto anche l’abbinamento tra i colori e alcuni elementi architettonici come cornici e infissi".