“Il cambio della sentinella“. Un nuovo sonetto di Alessandro Meschi

L'articolo descrive il cambiamento della sentinella nella caserma, con i soldati che si muovono in modo rituale e emozionante, suscitando ammirazione e contentezza tra gli osservatori.

IL CAMBIO DELLA SENTINELLA

Be’mmi tempi vando c’era la caserma;

nella garitta vella sentinella

che ‘un si moveva mai, sempre lì ferma.

E lì davanti, noi, a fa comunella,

in attesa del rito, lì appostati,

a rispetta’ guasi ‘na cerimonia:

il passo cadenzato de’ ssoldati

rimbombava ‘n via della Quarquonia.

Erano ‘n tre, e n’andavano davanti;

e vello sbatte ‘ppiedi ‘n sull’attenti,

e ‘l presentarme co’ffucili avanti,

eran mosse e rumori emozionanti.

E a bocc’aperta ‘ome deficienti

‘un si fiatava, e s’ammirava ‘ffanti;

finchè un di loro, a grandi passi lenti,

entrava nel riparo, e aveva ‘gguanti,

e l’altro usciva. Eran’avvenimenti.

E noi s’andava a casa più contenti.