I tanti cinema nati a Lucca

A Lucca, il cinema soppiantò rapidamente i teatri all'inizio del Novecento, grazie all'importazione di pellicole da parte di Pietro Landi e all'apertura di numerosi cinematografi in città. Il successo fu tale da trasformare anche teatri in sale cinematografiche e a riempire il centro di Lucca di nuove sale.

Dal teatro al cinema il passo è stato breve e avvenne in maniera naturale sotto la spinta del nuovo che avanzava. Anche a Lucca, si consumò da inizio Novecento un veloce declino dei teatri che fino ad allora pullulavano in città, rappresentando una delle poche forme di spettacolo e divertimento per la classe aristocratica, a causa dell’avvento del cinema o, come fu ribattezzata inizialmente, della "fotografia animata".

Eppure i Borboni avevano provato a rilanciare l’attività teatrale, ricostruendo il Teatro Pubblico per farne uno dei palcoscenici più importanti in Italia, ma non era adatto per la massa. E quando i fratelli Lumière fecero conoscere al mondo il fascino dei primi cortometraggi, anche Lucca si adeguò presto alla nuova moda, prima affiancando il cinematografo, alle attività teatrali per poi soppiantarle del tutto. E in breve, a Lucca, sparirono i teatri e nacquero in ogni angolo i cinematografi. "Colpa", si fa per dire, di Pietro Landi che importò a Lucca una prima pellicola, nel 1897, inserendola nel mezzo di uno spettacolo di varietà della Compagnia Filippi al "Pantera".

C’era ancora il cinema muto e il silenzio era rotto da un narratore e dalle musiche suonate sul posto. Il successo ottenuto spinse a far diventare quell’esperimento, un’attività stabile che esordì il 12 agosto 1905 nel nuovo cinematografo Splendor degli Albarella ospitato nel loggione d’ingresso al teatro Pantera in via Fillungo, che poi diventerà Excelsior per poi chiamarsi esclusivamente Pantera. Fu la pellicola degli "Acrobati in viaggio", a fare da apripista. Una ventata di novità che rimaneva anche alla portata del popolo. Chi poteva spendere passava dall’entrata principale di via Fillungo e poteva sedersi comodamente nella platea improvvisata mentre per il popolo che non poteva permettersi il biglietto più caro, c’era una seconda entrata, dalla corte Morovelli, pagando la metà, per sedersi in un’altra sala improvvisata, ma stavolta dietro il grande schermo, accontentandosi di vedere le immagini al contrario. Il prezzo valeva la pena o, come si dice, il biglietto...

Il successo fu contagioso e il centro di Lucca si riempì di cinematografi. A ruota nasceranno il cinema Lumière in via Cenami e l’Eden nei locali dell’ex Caffè Buon Gusto in via Fillungo, entrambi nel 1907 e subito dopo il "Matteo Civitali" vicino al Teatro del Giglio, il primo con le sale dotate di aspiratori elettrici per il fumo. Nei locali della futura Upim in via Roma nascerà il "Centrale" che poi si sposterà in piazza della Cittadella nel 1948. In via Nuova, fu la volta del "Salone Fissi" mentre nel 1923 nascerà anche il primo cinema all’aperto, al Caffè delle Mura. Il cinema è sempre più di moda ed ecco che anche il Teatro Moderno si adegua e si converte al cinema, che diventa oggetto del desiderio anche del Dopolavoro della Manifattura Tabacchi che dà vita al "Monital", poi divenuto il "Nazionale".

In Fillungo, ci sarà spazio per il Cinema Americano di fronte alla chiesa di S.Cristoforo, mentre nel 1935 in Corte dell’Olivo, prese forma il cinema Littoria, poi Vittoria e infine Mignon, per pellicole ben più audaci. Il ritorno della pace fu segnata dall’apertura di altri cinematografi come in piazza S.Francesco con l’Eden; in via dei Borghi, il Gonfalone e il Savoia, poi Don Bosco e infine Cinema Italia in via S.Gemma. Poi arrivò la televisione…