
Giuslavoristi a convegno. In 700 al Giglio da tutta Italia
Aperti ieri i lavori del Convegno nazionale di AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani – dal titolo “Il Valore del Lavoro. Diritti e Sostenibilità” in programma fino a domani al Teatro del Giglio. Nei saluti di apertura, la presidente nazionale AGI Tatiana Biagioni ha voluto ringraziare le avvocate e gli avvocati giuslavoristi accorsi al Convegno: oltre 700 i congressisti da ogni parte d’Italia.
"Nell’epoca dell’innovazione tecnologica il lavoro non è più solo un diritto e un dovere, ma anche un valore – ha ricordato Biagioni – una chiave d’interpretazione, questa, per analizzare le sfide della nostra società: disoccupazione e povertà, immigrazione e cambiamento climatico, produzione industriale e impatto ambientale. Quindi la flessibilità, la precarietà, le nuove forme di organizzazione del lavoro in un Paese che è attraversato da un intenso dibattito sul salario minimo e sulla sicurezza, anche per il costante numero di morti bianche. Infine, il tassello strategico e, a mio avviso, ancora sottovalutato delle pari opportunità e della conciliazione".
Quindi i saluti degli ospiti: Maria Agostini, presidente di AGI Toscana; Alessandra Nardini, assessora della Regione Toscana - Istruzione, formazione professionale, università e ricerca; Valter Militi, presidente della Cassa Forense; Giampiero Cassi, consigliere del CNF; Alessandra Dalla Bona dell’Ufficio di Coordinamento dell’OCF; Gerardo Boragine, presidente del Tribunale di Lucca; Flaviano Dal Lago, presidente del COA Lucca; Maria Grazia Fontana, presidente del CPO Lucca; Silvia Volpi, vice presidente Fondazione Giornalisti Toscana; Alfonsina Manfredini, giudice del Lavoro del Tribunale di Lucca; Antonella De Luca, giudice del Lavoro del Tribunale di Lucca.
In particolare il presidente del Tribunale dottor Boragine ha ricordato che "questo convegno cade a 50 anni dall’introduzione del processo del lavoro con la legge del 1973, proprio mentre in Cile c’era il golpe di Pinochet che cancellava i diritti dei lavoratori. Siamo anche 20 anni dalla legge Biagi, che Marco Biagi ha pagato con la vita... Oggi il cuore del problema è la perdita di valore del lavoro, con la delocalizzazione, la discriminazione economiche e di carriera per le donne e le condizioni critiche come per i rider. Nel 2023 abbiamo avuto addirittura 123 morti sul lavoro al mese in Italia".
"E’ necessario – ha sottolineato il dottor Boragine – che gli operatori del diritto facciano unosforzo per essere un filtro tra le ragioni della produzione e quella della dignità delle persone, ritrovando una centralità dell’essere umano che richiede ovviamente un cambiamento culturale, ma senza il quale non ci sarebbe un futuro non solo per il lavoro ma anche per la comunità".
P.Pac.