
Una statua di Giulio Cesare
Alea iacta est. "Il Dado è tratto" urlò Giulio Cesare nel momento in cui decise di attraversare il Rubicone per andare a punire Roma, rea di non riconoscere i suoi grandi meriti militari e cioè la conquista della Gallia. Attraversare il Rubicone divenne il motto di tutti i decisionisti, da Carlo Magno a Napoleone fino a Mick Jagger, frontman dei Rolling Stones che nella sua "Street of Love" cita appunto l’eroico attraversamento.
Ma torniamo a Giulio Cesare ritenuto da alcuni storici un criminale pari ad Hitler. Nella sua guerra contro i Galli sterminò metà della popolazione che passò in breve tempo da due milioni a novecentomila. Ma la sua immensa crudeltà fu quella, una volta vinto, di mozzare la mano destra a tutti gli uomini non solo per non far mai più impugnare loro una spada, ma anche per non poter più lavorare la terra. Iniziò quindi una grande carestia combattuta solo da povere donne e bambini; e furono proprio vedove e ragazzini a salvare la stirpe dei Galli.
Non avendo la forza di vangare o muovere aratri queste disgraziate si rivolsero alla coltura più facile e meno faticosa: la cultura del riso, da secoli retaggio dell’agricoltura gallica. Dalla Provenza alla Lorena... furono allagati i campi per creare stupende risaie. E questo probabilmente frenò il genocidio dei Celti. Questo cereale infatti, facile da coltivare forniva molte calorie e vitamine. Come dietologo credo che, fra i tanti cereali, al riso vada assegnato un posto d’onore. Se integrale esso combatte fortemente la stipsi e l’ipercolesterolemia; non solo: la sua cuticola è ricca in lignani (fitoestrogeni), molecole fortemente protettive nei confronti del tumore al seno e alla prostata. Se brillato dal punto di vista intestinale si comporta al contrario; "asciuga" cioè l’intestino combattendo tutti i disturbi del colon, dalla diarrea fino agli spasmi colici.
E poi... pochi sanno che con la malta di riso fu costruita la grande muraglia cinese; questa immensa struttura lunga 7.000 km vide i suoi mattoni cementati con poltiglia di riso, cereale onnipresente in Cina; la tenuta era immensa, il risparmio enorme visto che in quel periodo il cemento classico costava tantissimo.