
L'arcivescovo Paolo Giulietti ricorda Agnese Garibaldi, figura di spicco della Chiesa di Lucca, sottolineando il suo ruolo educativo, politico e di volontariato, nonché la sua profonda spiritualità.
"Agnese Garibaldi è stata una protagonista indiscussa della storia della Chiesa di Lucca. Il suo cammino terreno si è concluso. Ma anche ora, avvolta dalla luce del Padre, ci accompagna e ci sprona ad essere sempre più vicini agli ultimi e, quindi, a Gesù“. Con queste le parole l’arcivescovo Paolo Giulietti ricorda la signora Agnese i cui funerali si sono tenuti ieri a Cerreto.
“Dobbiamo tutti quanti ricordarla nella preghiera, assieme a familiari ed amici che vivono il dolore del distacco – sottolinea monsignor Giulietti –. Dobbiamo però essere grati al Signore di averla donata a questa nostra Chiesa, per il suo ruolo di educatrice instancabile nell’Azione cattolica, dove ha formato generazioni di persone. Per il suo attivismo politico e nel mondo del volontariato. Per l’attenzione alle persone più in difficoltà, in particolare i carcerati. Inoltre con altre donne, ha posto nella Chiesa con largo anticipo sia la questione femminile che l’impegno laicale come temi che ancora oggi sentiamo il dovere di coltivare. Poi non possiamo dimenticare, insieme al già citato impegno nell’Azione cattolica, anche la sua presenza attiva e preziosa nella vita diocesana, in particolare nel Sinodo degli anni ’90, che ha portato a un cammino di riforma della nostra Chiesa che tuttora continua. Ma tutto questo in lei, è bene sottolinearlo – conclude –, nasceva da una profonda vita spirituale. Era donna di preghiera, sopra ogni altra cosa. Lì traeva ispirazione per tutto. Cogliamo dal suo esempio l’invito a una rinnovata vita contemplativa“.