Giornate nazionali Fai di primavera “Tesori“ inediti aperti al pubblico

Sono cinque i siti che saranno visitabili il 23 e 24 marzo, tra cui il Gabinetto Scientifico del Machiavelli

Giornate nazionali Fai di primavera “Tesori“ inediti aperti al pubblico

Giornate nazionali Fai di primavera “Tesori“ inediti aperti al pubblico

Le Giornate Fai spalancano le porte sulla primavera e lasciano entrare aria nuova – e nuovi visitatori – verso le bellezze storiche, monumentali, artistiche del nostro territorio. Le giornate da nodo al fazzoletto sono quelle del 23 e 24 marzo quando il Fondo Ambiente Italiano aprirà cinque siti tra il comune di Lucca e quello di Bagni di Lucca, che saranno visitabili senza prenotazione (sul sito tutti gli orari). La novità è anche la proposta di due concerti speciali. Il programma è stato presentato a Palazzo Orsetti dall’assessore alla cultura Mia Pisano, da Lucilla Benvenuti, capo delegazione del Fai di Lucca e provincia, e Antonio Pellegrino, suo vice.

“Per questa edizione delle giornate Fai nazionali di primavera 2024 non si tratterà di una semplice visita, ma di scoprire sorprese inaspettate e luoghi inediti – ha sottolineato Lucilla Benvenuti –. Oltre alle visite curate dagli Apprendisti Ciceroni e Volontari narratori del Fai, ci saranno due concerti, in calendario entrambi domenica 24 marzo: il primo nella Chiesa di Santa Caterina con l’esibizione del chitarrista Meme Lucarelli e il secondo degli allievi del Conservatorio Boccherini nella suggestiva Pieve di San Giorgio a Brancoli“.

Ed ecco i luoghi che per due giorni saranno liberamente visitabili, a ingresso gratuito (contributo libero). Descrizione luoghi. Il primo è il Gabinetto scientifico ottocentesco nel Liceo Classico Niccolò Machiavelli con la narrazione degli studenti apprendisti ciceroni del liceo stesso. Un museo che lascerà apprezzare reperti naturalistici originali ottocenteschi sconosciuti al grande pubblico e ben conservati.

Il secondo è la chiesa di Santa Caterina già Luogo del Cuore del Fai, gioiello di architettura roccocò progettata da un allievo del maestro Filippo Juvarra, Francesco Pini. Un trionfo di stucchi e decori e lo stupendo affresco sospeso all’apice della cupola a volt ache si raggiunge con una scala a chiocciola. Il terzo sito è la Pieve di San Giorgio a Brancoli, una bellissima chiesa del periodo Alto medievale, visitabile con la partecipazione del Comitato paesano Associazione Simone Carli che supporterà la Delegazione di Lucca. E’ stata consacrata dal Papa Alessandro II nel 1062, all’interno conserva una grande terracotta invetriata di Andrea Della Robbia, raffigurante San Giorgio e il Drago, datata 1495.

Le ultime due tappe sono ai presepi di Bagni di Lucca. La visita toccherà due aziende di manifattura, una moderna e una artigianale: EuroMarchi visita aperta a tutti i visitatori con contributo, Arte Barsanti Laboratorio Artigianale presepi in gesso. La visita del laboratorio sarà aperta agli iscritti al FAI con un minimo di contributo e per i nuovi tesserati l’ingresso sarà libero. Si potranno ammirare i bellissimi presepi dell’attuale manifattura moderna e nell’altra azienda i presepi realizzati in gesso dagli artigiani con le tecniche di un tempo e dipinti a mano, vere opere d’arte.

“Si tratta di occasioni speciali di accedere a un patrimonio artistico e monumentale di grande valore ma spesso troppo nascosto – ha sottolineato l’assessore Mia Pisano –. Gli accessi sono gratuiti ma faccio appello alla generosità nel sostenere le iniziative del Fai che, su base volontaria, dà vita a queste bellissime iniziative e che si occupa degli interventi di manutenzione“. Il patrimonio custodito dal Fai è costituito da più di 72 beni di proprietà tra i quali ville, abbazie, torri, edicole, barberie, tratti di costa e boschi. Dei beni del FAI, 55 sono aperti al pubblico e 17 sono in ristrutturazione. Per supportare il fondo, è possibile anche sottoscrivere la tessera Fai che per un anno permette di accedere gratuitamente ai beni di proprietà del FAI e di usufruire della scontistica applicata nei musei e centri culturali convenzionati.

Laura Sartini