FRANCESCO
Cronaca

Giglio e Puccini. Insieme si può. Ecco perché

Francesco Meucci La seconda è che il centenario della morte del Maestro deve (dovrebbe) lasciare ‘cose‘ tangibili sul territorio e, aggiungere il nome di Puccini al...

Meucci

La seconda è che il centenario

della morte

del Maestro deve (dovrebbe) lasciare ‘cose‘ tangibili

sul territorio e, aggiungere

il nome di Puccini al teatro cittadino, è senz’altro una

di queste. Ed è qui che, semmai, le critiche di chi

si oppone alla proposta

di Lazzarini colgono nel segno. Perché, inutile negarlo,

il Comitato per le Celebrazioni pucciniane continua a funzionare a singhiozzo. Ancora nessuno sa quali sono le intenzioni, i progetti e

i programmi per il 2024 – che è ormai già iniziato da

una settimana... – e da quel poco che traspare dai verbali delle sedute del Comitato e che via via vengono resi pubblici, emergono profonde differenze di vedute fra

i membri e il presidente;

al punto che molte delibere vengono respinte. A domande dirette, quei pochi che sanno davvero come stanno le cose all’interno dell’organismo alzano gli occhi al cielo e glissano. Certo, novembre 2024 è ancora lontano e

da quel poco che si è visto l’anno scorso (concerto

di Beatrice Venezi in piazza Napoleone, i Wiener al Giglio...) le premesse per fare grandi cose ci sarebbero tutte. Manca solo di conoscerle, ecco.

E proprio non è un dettaglio. Se quindi Lucca avrà – come è giusto è doveroso che sia –

un teatro intitolato anche

al suo compositore più celebre al mondo, non rpotrà che avere un adeguato programma

di eventi per l’anno puccianiano, corredato poi

da una serie di investimenti

sul territorio capaci

di trasformare queste celebrazioni in qualcosa

di tangibile e in grado

di cambiare verso a Lucca e farne, d’ora in avanti, la vera “Città di Puccini“.

(Se poi qualcuno la pensa diversamente sul nome del teatro ben venga

un dibattito, purché, come accaduto sin qui, civile e propositivo).