FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Geal, slitta il subentro. Il Comune chiede tempo e Gaia non è ancora pronta

Fase di stallo per l’ipotesi del subentro di Gaia nella gestione idrica a Lucca. Il nodo dei 30 milioni e le richieste di proroga all’Autorità Idrica Toscana.

Fase di stallo per l’ipotesi del subentro di Gaia nella gestione idrica a Lucca. Il nodo dei 30 milioni e le richieste di proroga all’Autorità Idrica Toscana.

Fase di stallo per l’ipotesi del subentro di Gaia nella gestione idrica a Lucca. Il nodo dei 30 milioni e le richieste di proroga all’Autorità Idrica Toscana.

Geal, la confluenza in Gaia è destinata a slittare. L’ipotesi del subentro di Gaia nella gestione idrica del territorio di Lucca e la conseguente liquidazione dello storico gestore la cui maggioranza delle azioni è di proprietà comunale è sempre meno probabile che prenda forma entro fine anno, così come prevederebbe la legge regionale, alla scadenza della concessione trentennale di Geal. Non ci sono solo le resistenze del Comune di Lucca, impegnato da mesi in una battaglia legale che lo ha visto incassare una prima parziale vittoria al Tar regionale e che pare essere destinata a durare ancora nel tempo, ora è la stessa Gaia che avrebbe avanzato dubbi sulle tempistiche.

Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuta a Firenze, presso la sede dell’Autorità Idrica Toscana, una riunione per fare il punto con tutti gli attori coinvolti sul complesso subentro di Gaia nella gestione del servizio idrico. E il quadro che ne è risultato lascia intravedere pochi per non dire nulli spiragli per un passaggio nei quattro mesi che restano da qui alla fine del 2025. Per i rappresentanti di Gaia presenti alla riunione, le incertezze giudiziarie avrebbe reso complicato il subentro nella gestione. Ci sono poi altre due questioni scottanti sul piatto. Innanzitutto, Gaia non avrebbe ancora avviato concretamente le procedure per il pagamento di quanto dovuto al Comune di Lucca e al socio di minoranza di Acea per chiudere Geal: complessivamente, il valore residuo attribuito alla azienda lucchese sarebbe poco meno di 30 milioni di euro ed è evidente che certe cifre non si trovano nell’arco di qualche settimana.

Per rispettare il cronoprogramma, AIT avrebbe dovuto definire il valore esatto del valore residuo entro luglio e indicare a Gaia di effettuare il pagamento entro inizio ottobre: la tempistica è praticamente saltata. A cascata, senza pagamenti, impossibile ipotizzare confluenze: un caso simili si sta verificando, sempre in materia idrica, a Cuneo. Niente infine è ancora emerso circa le percentuali di ingresso del Comune di Lucca all’interno di Gaia, percentuali che va da sé saranno determinanti anche per capire il peso specifico del capoluogo, peso comunque destinato a essere relativo in caso di ingresso, con tutto quello che ne consegue in tema di peso sulle decisioni, di tariffe, di programmazione degli investimenti per la città e i suoi abitanti.

Dunque, tra tutti gli attori in campo, l’ipotesi della proroga, anche allo scopo di comprendere la direzione che prenderanno i ricorsi giudiziari pendenti, prende sempre più corpo. La stessa Autorità Idrica Toscana la sta ormai prendendo in seria considerazione, ma avrebbe espresso intenzione di demandare la formalizzazione del provvedimento di proroga allo stesso Comune di Lucca. I giochi non si chiuderanno a dicembre, sulla proroga si tornerà a confrontarsi a settembre, mentre incombono ancora gli esiti delle vertenze aperte davanti alla giustizia amministrativa. Un altro segnale che ormai la scadenza di fine anno sarà superata. Solo di qualche mese o addirittura di qualche anno? E’ ancora tutto da vedere. E potrebbe essere un altro dei terreni di confronto-scontro.