FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Pardini: “Gaia deve consegnare i documenti, ma andiamo avanti con il Tar“

"Il cronoprogramma su Gaia e Geal l’ha fissato l’Autorità Idrica Toscana e siamo nei tempi richiesti, ma così come dobbiamo...

"Il cronoprogramma su Gaia e Geal l’ha fissato l’Autorità Idrica Toscana e siamo nei tempi richiesti, ma così come dobbiamo dare documenti li dobbiamo anche ricevere: quanto affermano i vertici di Gaia sulla documentazione che non intendono fornire non sta in piedi": il sindaco Mario Pardini non usa mezzi termini per commentare le dichiarazioni dei vertici dell’azienda dentro cui dovrebbe confluire Geal e che si sta rifiutando di fornire la documentazione e i numeri che Lucca Holding ha formalmente richiesto per consentire una valutazione dell’azienda destinata, salvo colpi di scena, a inglobare la storica azienda lucchese dell’acqua.

Secondo Gaia, i documenti più volte richiesti, e a cui non è mai seguita una risposta formale sino a un comunicato stampa di sabato scorso, non sarebbero da fornire, essendoci un contenzioso di fronte al Tar che opone Gaia al Comune di Lucca per la questione della proroga del servizio idrico a Geal. Inoltre il Comune non avrebbe formalmente manifestato l’intenzione di entrare in Gaia. Solo nel marzo scorso, Gaia ribadiva invece la piena disponibilità a fornire tutto, eppure il contenzioso era già aperto da tempo, una disponibilità ora venuta meno e in modo clamoroso.

"Stiamo portando avanti da tempo due strade parallele – aggiunge Pardini – entrambe pienamente legittime. Siamo sulla strada, quella dei ricorsi, che è nota a tutti, ma c’è comunque anche un percorso tecnico per il quale serve che siano presentati documenti che, allo stato attuale, mancano. Confidiamo che Gaia consegni tutto quanto richiesto per poter consentire la due diligence". E, a proposito del preannunciato diniego dell’Autorità Idrica Toscana alla richiesta di proroga della concessione di Geal, il sindaco preannuncia ulteriore battaglia: "Entro lunedì 16 giugno (oggi, ndr) ci dovrebbe essere notificato il provvedimento di diniego finale, che arriverebbe dopo il preannuncio di diniego. A quel punto, avremo 60 giorni di tempo per impugnarlo al Tar e lo faremo".