
Vinicio Fruzzetti nel luogo dove fu aggredito due mesi fa (foto Alcide)
Domani saranne due mesi da quella maledetta sera del 15 aprile quando fu aggredito a coltellate da due giovani che lo volevano rapinare. Per Vinicio Fruzzetti il tempo passa ma il dolore e la rabbia per quanto accaduto faticano a lenirsi. Motivo per cui ha invito una lettera di ringraziamento al sindaco, Mario Pardini, il quale ha deciso renderla pubblica nel consiglio comunale di giovedì.
“La sera del 15 aprile, uscito per portare a passeggio il cane prima di coricarmi, venni affrontato da due persone armate di coltello, le quali manifestarono fin da subito la volontà di rapinarmi, aggredendomi frontalmente. I fatti sono ormai noti, ho cercato con tutte le mie forze di reagire alla rapina, colpendoli ripetutamente con il mio ombrello, fino a che questo non si è rotto. A questo punto ho subito una coltellata, diretta alla gola, che sono riuscito a parare con la spalla limitando i danni, poi i due energumeni hanno avuto la meglio, mi hanno spinto a terra e mentre uno dei due cercava di strapparmi il borsello, l’altro mi colpiva altre due volte nella spalla destra“.
“Esposti i fatti – va avanti Fruzzett – mi sento in dovere signor sindaco di ringraziare Lei e l’assessore Bartolomei che prontamente vi siete portati all’Ospedale S. Luca per sincerarvi delle mie condizioni. Nei giorni successivi durante il mio ricovero in ospedale a causa dell’intervento che ho dovuto subire per ridurre gli effetti delle coltellate, unitamente al Capo Gabinetto non avete mai mancato di sincerarvi di persona sulle mie condizioni, anzi, Lei impegnato a Torino, mi ha chiamato al telefono per informarsi del mio stato. Desidero inoltre ringraziare contemporaneamente tutti i componenti della Giunta e del Consiglio Comunale che nei giorni successivi al ricovero ho incontrato per strada e non hanno mancato di farmi avere la loro sincera solidarietà“.
“In un momento – dice ancora Fruzzetti – così drammatico per me e per la mia famiglia, sentire la vicinanza stretta delle Istituzioni è motivo di speranza per la ripresa che seppur lenta spero avvenga quanto prima. Ho già ringraziato attraverso il questore tutti i soccorritori, gli uomini e donne della Polizia di Stato che con abnegazione e spirito di servizio, in poco tempo hanno assicurato alla Giustizia gli autori del vile gesto e se oggi sono qui a raccontare le mie vicissitudini, lo devo in primis a Chiara, mia vicina di casa, la mia Samaritana, una Consorella della Misericordia di Lucca, che prontamente accorsa ha fermato la copiosa emorragia. Poi mio figlio Nicola, Infermiere del 118 che con estrema professionalità ha preso in mano la situazione salvandomi la vita. Sarebbe mio desiderio che potesse leggere queste poche righe durante un Consiglio Comunale, affinché attraverso esse giunga a voi tutti la mia eterna gratitudine, a Lei Signor Sindaco e Signori consiglieri, vi garantisco che certi atteggiamenti che ho da voi ricevuto, rimarranno per sempre scolpiti nella mia memoria. Grazie e che anche a Voi tutti, ‘Dio ne renda merito’”.