Festa di San Paolino Gazzarra e storico Palio Giulietti parla ai giovani “Il Paese è per voi“

Giornata dedicata al Santo patrono con gran finale in piazzale Arrigoni . L’arcivescovo esorta a riportare passione nelle nuove generazioni.

Festa di San Paolino  Gazzarra e storico Palio  Giulietti parla ai giovani  “Il Paese è per voi“

Festa di San Paolino Gazzarra e storico Palio Giulietti parla ai giovani “Il Paese è per voi“

Cinquanta sacerdoti, quindici diaconi e vari tra ministranti e lettori hanno concelebrato la messa presieduta dall’Arcivescovo Paolo Giulietti ieri per la festa di San Paolino patrono della città e dell’Arcidiocesi di Lucca. Alla celebrazione che si è svolta nella chiesa di San Paolino hanno preso parte anche le autorità civili e militari in rappresentanza delle istituzioni del territorio e tanti fedeli. Nell’omelia, monsignor Giulietti ha ricordato l’importanza del fare memoria dei padri fondatori, nella Chiesa come nella società.

"Oggi siamo invitati a fare memoria di un Santo, Paolino, fondatore di una Chiesa, quella di Lucca. Ma in questi giorni – ha evidenziato monsignor Giulietti – ci sono anche altri anniversari

fondativi: tra pochi giorni si celebrerà a Camaldoli l’80° anniversario del Codice di Camaldoli, questo documento, elaborato nel 1943, ha costituito una base importante per la fondazione della Repubblica Italiana e della sua Carta Costituzionale. In questi giorni in tanti paesi del nostro territorio si ricordano i martiri della Resistenza, le tante persone, i sacerdoti, religiosi, laici che hanno pagato con la vita la loro opposizione alla tirannia e il loro desiderio di una società diversa".

Poi ha aggiunto: "Tutti fondatori danno la vita, tutti i fondatori sono in un certo senso martiri, testimoni con il proprio sangue e il proprio impegno di un ideale che intendono consegnare agli altri. E tutti i fondatori hanno dato luogo a realtà che rimangono. Noi chiamiamo queste realtà istituzioni, cioè comunità che si perpetuano nel tempo, grazie a vincoli e strutture stabili che manifestano, traducono, quegli ideali e quella passione che hanno generato le comunità". Durante l’omelia ha annunciato, come poi è avvenuto alla fine della messa, la consegna ai rappresentanti delle Comunità parrocchiali di tutta la diocesi del progetto "Otri nuovi", una proposta pastorale dedicata alla fascia di età 0-30 anni che solleciterà l’intera comunità a farsi carico della crescita cristiana delle nuove generazioni.

Dopo l’omelia, l’omaggio delle autorità a san Paolino: il Comune di Coreglia Antelminelli con il sindaco Marco Remaschi ha offerto l’olio per la lampada e il Comune di Lucca con il sindaco Mario Pardini, come da tradizione, il cero. Al termine della messa la consegna di "Otri nuovi",

elaborato dagli Uffici pastorali della Diocesi assieme all’Arcivescovo, con un lungo lavoro, che ha portato a proposte concrete (diocesilucca.it). Dopo la messa ieri mattina al baluardo San Donato si è svolta la Prima Gazzarra di San Paolino, dove con Historica Lucense e a suon di colpi di artiglieria si è rivissuto il noto “miracolo” del patrono di Lucca. Si racconta infatti che il 12 luglio 1664 i cannoni posti sulle mura adiacenti a Porta San Donato spararono colpi sulla folla ma senza ferire nessuno. Ieri pomeriggio dalle 15 alle 19 nella Basilica di San Paolino, due balestrieri delle Contrade San Paolino in costume hanno vegliato le spoglie del patrono, esibendosi a ogni cambio dell’ora nel cambio della guardia, scortati dai tamburini dell’associazione.

La sera, appuntamento attesissimo, in piazzale Arrigoni è tornato il Palio di San Paolino riproposto dal 1972, che ha visto sfidarsi i migliori balestrieri lucchesi delle Contrade San Paolino e della Compagnia Balestrieri. I partecipanti, suddivisi in terzieri, hanno cercato di effettuare il miglior tiro sul bersaglio chiamato corniolo o brocca (un fusto di legno lungo 50 centimetri) ad una distanza di 36 metri utilizzando le balestre antiche da banco.

L.S.