
Guardia di Finanza
Lucca, 25 ottobre 2021 - Un milione di euro percepiti dall'Inps sotto forma di indennità ma era una truffa ai danni di Inps e Inail ideata e realizzata da imprenditori del settore alberghiero e della ristorazione della Mediavalle e della Piana di Lucca.
La Guardia di finanza ha scoperto il trucco: l’indagine - coordinata dal sostituto procuratore Elena Leone e condotta dalle fiamme gialle della Tenenza di Castelnuovo Garfagnana, insieme a funzionari di Inps e Inail di Lucca e da operatori dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Lucca/Massa Carrara – è nata da un controllo effettuato nei confronti di una ditta del settore della ristorazione, controllo che aveva subito fatto emergere numerose gravi irregolarità in materia di lavoro.
Le Fiamme gialle hanno capito che dietro c'era un disegno ben più ampio; il gruppo di ideatori della macchinazione, tra cui un commercialista, dopo aver proceduto all’acquisizione di aziende del settore ricettivo, anche in luoghi defilati e scarsamente produttivi, simulavano con falsi impianti contabili un’elevata operatività per giustificare formalmente l’assunzione di numerosi lavoratori ai quali sarebbe spettata l'assistenza da parte degli enti previdenziali a fronte di falsi infortuni o lunghi periodi di disoccupazione appositamente ingegnati.
E’ stata, nello specifico, appurata l’emissione ad hoc di numerosi scontrini fiscali per dimostrare i volumi dei ricavi delle società, la fittizietà dei rapporti di lavoro e, quindi, delle buste paga predisposte per i dipendenti che, nel tempo, sono stati posti alle dipendenze delle entità giuridiche utilizzate per la frode, nonché la messa in scena di finti infortuni sui posti di lavoro.
Il sistema poggiava su una continua apertura e chiusura di svariate posizioni Iva, l’assunzione dei lavoratori con il riconoscimento di alte retribuzioni (mai pagate) e il cambio della sola ragione sociale e del legale rappresentante, il tutto al fine di incamerare ingenti erogazioni pubbliche per fatti mai avvenuti (ad esempio, gli infortuni falsamente denunciati) e rendere, altresì, difficoltosa la ricostruzione da parte degli organi di vigilanza in caso di controlli.
La totalità delle imprese oggetto di indagini è risultata, inoltre, non aver mai pagato imposte ai fini dell’Iva e delle imposte sui redditi, nonché dei contributi previdenziali.