Esplosione nella casa di Paganico. Spunta l’ipotesi di una bomba-carta

Secondo il proprietario lo scoppio sarebbe un vandalismo volontario per precedenti dissapori personali

Esplosione nella casa di Paganico. Spunta l’ipotesi di una bomba-carta

Esplosione nella casa di Paganico. Spunta l’ipotesi di una bomba-carta

Pezzi di detriti sparsi ovunque. La parte anteriore del frigo volata chissà dove. Infissi e porte scaraventati via come fuscelli. Un boato avvertito a centinaia di metri di distanza. Ma si può affermare che è andata bene. Nell’esplosione, (forse dovuta a una bomba-carta o a un grosso petardo) al piano terra di una casa popolare in via di Paganico, a breve distanza dal centro di Capannori, i due coniugi di origine straniera, (lui 50 anni su una sedia a rotelle, la moglie 48), sono rimasti praticamente illesi.

Sotto choc ma stanno bene. Al punto che non c’è stato bisogno nemmeno di affidarli al Pronto Soccorso del San Luca. Una vera fortuna. Forse perché si trovavano in quel momento al piano superiore e lo scoppio, invece, si è generato a quello inferiore. Ma sappiamo bene che spesso, in questi casi, la casualità opera un ruolo determinante. Sono stati presi in carico dal settore sociale del comune di Capannori, che ha trovato per loro una sistemazione per l’emergenza. Sul posto anche il vice sindaco, Matteo Francesconi.

La villetta per il momento è inagibile per i danni riportati. Prontamente avvisato il figlio della coppia, poco più che ventenne, che studia all’Università a Firenze.

Una volta lanciato l’allarme dal vicinato, la centrale operativa del 118 ha coordinato i soccorsi, inviando due ambulanze della Croce Verde di Porcari. I vigili del fuoco hanno domato un piccolo incendio che si è propagato a seguito della deflagrazione e tratto in salvo l’uomo in carrozzella e la signora. Successivamente è scattata la verifica per capire se vi fosse il pericolo di crolli imminenti, con un monitoraggio sulla compattezza strutturale dell’edificio. Espletate tutte queste operazioni, sono partite chiaramente le indagini, presenti anche i carabinieri. L’uomo intanto ha una sua ipotesi sull’accaduto.

"Secondo me – si sfoga – il gas non c’entra nulla, sono stato vittima di un deliberato gesto vandalico da parte di qualcuno con l’obiettivo di fare del male a me, alla mia famiglia e alla mia proprietà per vecchi dissapori con altre persone. Pensate che cosa sarebbe potuto accadere se ci fosse stato mio figlio al piano di sotto. Un boato devastante, danni ingenti". Se in un primo momento si era pensato a una fuga di gas, adesso gli inquirenti prendono in considerazione tutte le possibilità anche se escludono che ci fosse la finalità di fare del male a qualcuno. L’attività investigativa è in corso.

Massimo Stefanini