REDAZIONE LUCCA

Esplode il caso S.Giorgio "Carcere da smantellare"

L’allarme lanciato dai consiglieri Fantozzi e Martinelli, intanto dal report della Corte d’Appello di Firenze si registra un aumento dei detenuti da 80 a 104

La situazione del carcere di Lucca preoccupa i consiglieri, rispettivamente regionale e comunale, di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e Marco Martinelli. Che ritengono che la struttura sia ormai inadeguata, chiedendone il conseguente rifacimento possibilmente fuori dal centro storico. Una considerazione che nasce dopo un sopralluogo effettuato dai due esponenti politici all’interno della struttura di via San Giorgio, che in quell’occasione hanno anche incontrato il direttore Santina Savoca e il personale di polizia penitenziaria. "L’amministrazione penitenziaria compie continui interventi, a mò di “toppe”, per garantire le condizioni minime, spende soldi pubblici su una struttura inadeguata, risorse che potrebbero essere meglio impiegate per realizzarne una nuova fuori dal centro storico".

Ma i problemi, secondo i due consiglieri, non sarebbero solo strutturali. "A più riprese si sono verificate rivolte, aggressioni ad agenti e atti di autolesionismo". A tal proposito, dal report della Corte d’Appello di Firenze, illustrato in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, si evidenziano proprio le problematiche condizioni di vita all’interno delle carceri, acuite poi anche dalla carenza del personale e, al contrario, dall’atavico problema nazionale del sovraffollamento. Una questione che con il Covid ha visto sicuramente dei benefici, con la riduzione del numero dei detenuti. Lucca, al contrario, ha visto un incremento dalla precedente relazione, passando da 80 a 104 detenuti: un numero che è comunque sotto la media nazionale.

Ad ogni modo, nel report si fa riferimento al fatto che le criticità di cui sopra vanno inevitabilmente ad incidere sulla sicurezza delle carceri e ad alimentare quelle situazioni di conflittualità di cui anche i consiglieri parlano. Le stesse che poi rischiano di scoppiare in rivolte, appunto, ma anche scioperi della fame, tentativi di suicidio e atti di autolesionismo. Di quest’ultimi, nello specifico, il carcere di Lucca ne ha registrati 41 da luglio 2020 a fine giugno 2021. Un dato che fa piazzare la casa circondariale al quinto posto in Toscana (su 16 istituti presenti sul territorio regionale).

Teresa Scarcella