FIORELLA CORTI
Cronaca

La tragica fine di Leon, precipitato per 100 metri sulle Apuane

La vittima Leon Philip Kantak, 36enne svizzero di origini tedesche che alloggiava con la compagna all’agriturismo Summer di Verni. Voleva raggiungere la vetta con un percorso tortuoso e difficile

L'intervento di recupero

L'intervento di recupero

Gallicano (Lucca), 20 settembre 2023 – Era partito prima dell’alba per una complessa escursione sulle Alpi Apuane lunedì mattina dall’Agriturismo Summer di Verni, nel comune di Gallicano, dove si trovava alloggiato da sabato con la compagna. La sua idea era di raggiungere il monte Forato, ma lungo quel percorso tortuoso e complesso ha trovato la morte.

La vittima di questa ennesima tragedia della montagna è Leon Philip Kantak, nato a Berlino nel 1987, ma residente in Svizzera. Il suo corpo senza vita è stato trovato ieri mattina – ventiquattr’ore dopo la partenza – nel Canal Trimpello, ai piedi della Pania Secca. Fatale una caduta di oltre cento metri per il 36enne di origini tedesche che aveva programmato una particolare ascesa al Monte Forato con un percorso molto lungo e non privo di difficoltà, su sentieri individuati attraverso il suo dispositivo Garmin.

Il tragico epilogo di quella che dove essere un’escursione è arrivato al termine di una notte di ricerche da parte delle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Lucca, supportate anche dai tecnici di Querceta e dai Vigili del Fuoco della sede distaccata di Orto Murato del Comando Provinciale di Lucca.

L’allarme era arrivato alla centrale operativa del 118 intorno alle 21, quando le preoccupazioni per il mancato rientro si erano fatte sentire con maggiore pressione e il cellulare dell’uomo, appassionato di montagna, ma non particolarmente esperto, continuava a squillare senza alcuna risposta.

La compagna rimasta all’Agriturismo Summer, in preda all’ansia e sostenuta dal personale della struttura, aveva raccontato ai soccorritori le intenzioni manifestate dell’escursionista prima della partenza e su queste basi, non certe ma probabili, hanno preso il via gli interventi di ricerca che si sono protratti per tutta la notte. Nonostante le difficoltà, acuite dall’oscurità e dal fatto che più passavano le ore maggiormente flebili fossero le probabilità di un ritrovamento positivo dell’uomo, mai si sono ridotte le speranze dei soccorritori, né il loro impegno costante. Le possibilità erano molte; dalla perdita del telefono dopo una caduta che poteva aver causato il ferimento dell’escursionista, fino alla perdita del sentiero e a un mancato ritrovamento del giusto percorso. Con conseguente disorientamento.

Questi sentimenti hanno animato gli uomini alla ricerca di Leon Philip Kantak sino alla constatazione nella prima mattina di ieri della tragedia che si era consumata nel versante sud-est della Pania Secca, sotto un intaglio roccioso in un’area particolarmente impervia, con il ritrovamento del suo corpo ormai senza vita. I soccorritori del Cnsas hanno poi proceduto a portare la salma sulla cresta per il suo trasporto con l’elisoccorso regionale Pegaso tre al Campo sportivo di Gallicano. Per la compagna del giovane, disperata e sotto choc, è stato richiesto un supporto psicologico.