TERESA SCARCELLA
Cronaca

Vittima del “boss di escort”. Minacce a un giovane "Paga o racconto tutto"

Un ragazzo di 27 anni, dopo un approccio su un sito di incontri è caduto nella trappola: per paura ha pagato oltre 4mila euro

Le indagini dei carabinieri

Le indagini dei carabinieri

Lucca, 18 marzo 2023 – Il fantomaticoboss delle escort“ ha colpito anche in Lucchesia. Dopo aver fatto alcune vittime a Roma, l’anno scorso, il truffatore dei siti a luci rosse ha catturato nella sua trappola un ragazzo di 27 anni, residente in provincia di Lucca. Il metodo è sempre lo stesso: un semplice approccio online su un sito di incontri, che poi si trasforma per l’utente, minacciato da un’entità misteriosa e convinto a pagare cifre corpose. In questo caso la vittima lucchese ha sborsato circa 4300 euro. 

Ma andiamo con ordine. Il ragazzo, come ha spiegato lui stesso alle forze dell’ordine, era alla ricerca di nuove conoscenze quando ha iniziato a “spulciare“ una piattaforma di incontri online. Una delle tante. Ad un certo punto viene incuriosito da una ragazza in particolare e le scrive semplicemente presentandosi. La conversazione, avvenuta tramite numero di telefono come richiede il sito in questione, non decolla e così il 27enne decide di cancellare la chat

Dopo qualche giorno, però, scopre la trappola. Viene contattato da un numero straniero, tramite whatsapp, e da un soggetto, tale Lorenzo, che si presenta come “capo della casa di escort e degli assassini“. Il sedicente “boss“ lo accusa di aver disturbato le sue ragazze con vari messaggi e poi lo intima a pagare 1500 euro, minacciando di fare del male a lui e alla sua famiglia. 

Il ragazzo, spaventato da quelle minacce, cede di fronte alle richieste e paga la somma in tre transazioni divise, tramite un’applicazione americana e indirizzate a due uomini di origini dominicane. Ma non è finita qui. Passa qualche settimana e il 27enne riceve altri messaggi intimidatori, sempre dal solito soggetto ma da un altro numero, con cui gli viene chiesto di pagare altri 800 euro. Anche questa volta il ragazzo paga, senza pensarci troppo. La terza e ultima richiesta è più corposa: vogliono 2mila euro. Detto, fatto. Il ragazzo paga anche questa somma, in tre “rate“. A quel punto, preoccupato, chiede aiuto ai genitori, gli spiega quello che stava subendo e loro gli consigliano di denunciare tutto ai carabinieri. E così decide di fare. Purtroppo per lui, però, c’è stato poco da fare. Le indagini, a quanto pare, si sono perse nelle acque infinite del web, scontrandosi con l’evidente impossibilità di riuscire ad arrivare ai responsabili.