Emozione e un po’ di paura. Suona la prima campanella

Inaugurato l’anno scolastico all’Iti E.Fermi alla presenza del sindaco. Il sindaco Pardini: "Vi auguro che sia l’inizio di nuove e importanti avventure".

Emozione e un po’ di paura. Suona la prima campanella
Emozione e un po’ di paura. Suona la prima campanella

Tra ansia, agitazione e emozioni finalmente per tutti la campanella è suonata, le classi si sono riempite e le lavagne sporcate. Ha avuto inizio ieri, l’inizio delle scuole di tutta la provincia, dopo la festa della Santa Croce. Tutte le campanelle sono suonate e all’ITI E. Fermi di San Filippo ha avuto luogo la cerimonia inaugurale dell’anno scolastico, alla presenza delle autorità con il sindaco Mario Pardini, il presidente della provincia Luca Menesini, alla nuova e vecchia dirigenza dell’istituto e ovviamente i ragazzi, quelli della vecchia guardia più spavaldi che riempiono il cortile insieme a quelli più impacciati e emozionati che stanno per cominciare il loro percorso. "Non perdete di vista i vostri obiettivi - apre la cerimonia la preside Bini -, coltivateli sempre insieme alle vostre passioni e non dimenticate la meta dritta davanti a voi, rispettando sempre chi vi circonda". La celebrazione è continuata con l’alzabandiera accompagnato dall’inno d’Italia. Gli studenti poi hanno avuto modo di fare qualche domanda agli ospiti speciali. Domande su vecchi ricordi, di compagni e gite scolastiche, sull’immancabile notte prima degli esami, hanno fatto sorridere il primo cittadino e gli altri presenti. "Auguro con gioia e speranza che non sia solo l’inizio simbolico della scuola - annuncia il sindaco Pardini - ma che sia anche l’inizio di nuove e importanti avventure, che vi aiuteranno a costruire relazioni che ricorderete per sempre". "Coltivate queste nuove e profonde relazioni, fatene tesoro, - incita il presidente Menesini - perché sono bagagli che vi porterete dietro tutta la vita e che vi arricchiranno sempre". Discorsi d’incoraggiamento e consigli sul futuro, il tutto accompagnato da grandi sorrisi e alcune piccole prediche sull’esagerato utilizzo dei cellulari e tante raccomandazioni, con l’ obiettivo di non perdere la meta. Coltivare relazioni, portare rispetto e seguire i propri sogni questo è ciò che si augura alle nuove leve. Iniziare qualcosa di nuovo è sempre molto difficile e talvolta pauroso, è ciò che si è letto sui volti dei ragazzi, classe 2009, che erano raggruppati nel cortile della scuola.

Sicuramente con l’ansia di ciò che di nuovo sta per arrivare, con l’emozione di nuovi legami da allacciare, amicizie da coltivare e con la consapevolezza che, ancora non hanno, ma quelli si, saranno i migliori anni della loro vita, come diceva una famosa canzone.

Rebecca Graziano