Emergenza viabilità Il piano zona Incaba

L’assemblea del circolo Pd indica all’amministrazione la necessità di un’opera da realizzare al più presto

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Una nuova via di entrata ed uscita per Camaiore: il tema della campagna elettorale del 2022. Blocchi, ingorghi, isolamento lungo l’imbuto tra la citta’ e la costa, tra il centro e la piana, per raggiungere il posto di lavoro, rientrare a casa, far fronte ad emergenze. Il Circolo di Camaiore del Pd chiede che Comune e maggioranza, quanto prima, iscrivano nel piano triennale degli investimenti la somma necessaria per realizzare il progetto della viabilità d’emergenza in zona Incaba. L’assemblea ha convenuto, all’unanimità, sulla necessità di uno studio di fattibilità o di un progetto preliminare, necessario per far rientrare l’opera tra quelle finanziabili e inserirla prontamente nel prossimo piano triennale degli investimenti. "La viabilità d’emergenza è una priorità ‘principe - spiega il segretario Elio Bianchi. - L’Amministrazione di centrosinistra ha fatto un primo passo fondamentale inserendo nel Piano Operativo la previsione di una strada per le emergenze, nel tratto che va dalla rotonda dell’Amicizia fino alla rotonda del bivio via italica – Provinciale, sul lato dove è presente l’Incaba. Niente a che vedere con il faraonico e sconclusionato progetto di viabilità alternativa proposto dalla ex giunta Bertola, che prevedeva un costo di circa 12milioni di euro e la paventata distruzione del particolare ecosistema, che si trova oltre la sponda sinistra del Fiume Camaiore, diventata -grazie all’intervento dell’Amministrazione Del Dotto- la “passeggiata green” dei camaioresi”. La nuova previsione sfrutterà invece parte della viabilità già esistente nella zona artigianale, in uscita da Camaiore e congiungendosi a via del Pezzigno, e risolverà ad un costo ragionevole, stando a Bianchi, le possibili interruzioni del flusso dei veicoli, in caso d’incidente o di anomala intensità del flusso stradale, condizioni periodiche in quell’area. "Questa soluzione tenga finalmente insieme la sostenibilità ambientale e la necessità di viabilità, che l’esperienza quotidiana ci sottolinea come fondamentale - conclude Bianchi -. Inoltre i tecnici potranno valutare anche la possibilità di utilizzarla, alternativamente, negli orari di punta, per decongestionare il traffico e durante la giornata, ad esempio, come pista ciclabile".